Reggio, sono ben 9 le scuole insicure: l’elenco dei plessi inagibili
Lunga la lista delle scuole che rimarranno chiuse. Preoccupazioni per il diritto allo studio a poche settimane dall'inizio dell'anno scolastico
29 Agosto 2024 - 10:09 | di Vincenzo Comi
A poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico 2024-2025, cresce l’ansia tra studenti, famiglie e dirigenti scolastici riguardo al diritto allo studio.
Una recente comunicazione del Comune inviata ai presidi di Reggio Calabria evidenzia preoccupazioni rilevanti che, se non affrontate con urgenza, potrebbero compromettere seriamente la qualità dell’istruzione per molti studenti. Uno dei punti cruciali riguarda la lista delle scuole ritenute inagibili nella provincia, un problema che solleva serie preoccupazioni.
All’esito delle verifiche sulla vulnerabilità sismica sugli edifici scolastici di proprietà comunale è emerso come ben otto plessi hanno evidenziato criticità in condizioni statiche:
In particolare risultano inagibili le scuole:
- Dante Alighieri (secondaria di primo grado) via Figurella, Catona
- Distaccamento Dante Alighieri (secondaria di primo grado) via Nazionale, Catona
- Klearchos (secondaria di primo grado), via Baglio Giunta, Archi Cep
- Melissari (primaria), via di Tre Mulini
- Galluppi (primaria), via Botteghelle
- Vitrioli (secondaria di primo grado)
- Frangipane edificio nord (primaria), viale Calabria
- Pythagoras (scuola media), Ravagnese
In tutto però i plessi che rimarranno chiusi sono in realtà nove. Perchè alle otto strutture si aggiunge la scuola di Condera (primaria), plesso già dichiarato inagibile lo scorso anno (a breve inizieranno i lavori di ristrutturazione).
Mentre l’anno scolastico si avvicina rapidamente, l’incertezza e la preoccupazione continuano a dominare tra gli attori coinvolti nel mondo dell’istruzione. È fondamentale adesso che le autorità competenti intervengano per garantire un ritorno in classe sicuro e ben organizzato, preservando così il diritto allo studio e fornendo a tutti gli studenti un ambiente educativo di qualità.
Intanto nella lettera inviata ai dirigenti il Comune chiede, oltre “di inibire l’accesso a tutti i locali dei plessi in questione”, di valutare “la possibilità di riorganizzare gli spazi a propria disposizione provvedendo a redistribuire le classi attualmente ospitate nei suddetti plessi e comunicare allo scrivente ufficio dove eventualmente andrebbero trasferite”.