Reggio è più bella e gentile con ‘Urban Decay’, il progetto di Street Art di Tania Azzar – FOTO e VIDEO
In tutti quei luoghi abbandonati e dimenticati dai più, dove regnano degrado e abbandono, ogni tanto arriva l’arte
28 Luglio 2024 - 16:23 | Renato Pesce
Reggio, ‘bella e gentile’. A volte si fa fatica a pronunciare questa frase a voce alta, perché seppur immersi tra bellezze naturalistiche, artistiche, archeologiche…troppo spesso gli abitanti di questa città, siano essi amministratori o semplici cittadini, “dimenticano” di amarla e rispettarla come meriterebbe.
Ma fortunatamente, in tutti quei luoghi abbandonati e dimenticati dai più, dove regnano degrado e abbandono, ogni tanto arriva l’arte.
È quello che sta succedendo in questi giorni in riva allo Stretto grazie ad ‘Urban Decay’, il progetto di street art dell’artista reggina Tania Azzar.
“È un progetto di street art che viene dal basso, un progetto di arte effimera destinato a scomparire, e soprattutto che non va a deturpare i luoghi della città. Sono dei disegni che fanno parte di un’animazione, che vuole rianimare in senso proprio letterale i luoghi. Sono nove disegni, è un progetto di rianimazione urbana soprattutto di alcune aree di Reggio che sono veramente in stato di decadenza. Non soltanto dal punto di vista dell’abbandono, perché l’abbandono ha di per sé un fascino: va anche tutelato il luogo abbandonato, decadente. Però si tende a utilizzare questi luoghi come cumulo di spazzatura, si tende a farli diventare veramente orribili visivamente, e anche dal punto di vista dell’odorato. Soprattutto in posti centrali, come ad esempio il Lido, o il Girasole, anche in un posto più periferico”.
Tania ci racconta da dove nasce l’idea che ha ispirato il suo progetto di sensibilizzazione e rianimazione urbana. Ed ‘Urban Decay’ vede la sua origine in una carta dei tarocchi:
“Questa animazione interessa delle aree che vanno dalla periferia al centro di Reggio. L’ultima parte è quella che dicono essere la casa “stregata” che appunto per puro caso vede una connessione con il diavolo che è rappresentato sulla carta di questa lettrice di tarocchi. Mi sono ispirata a Ilaria, che è una un’amica che legge i tarocchi: mi ha spiegato che la carta del diavolo è la carta della negatività, del ristagno energetico. Io la trovavo connessa alla bruttezza interiore, che poi noi trasferiamo sul paesaggio. Andando a buttare spazzatura o deturpando un luogo noi stiamo mostrando una parte di noi stessi: se non ci prendiamo cura noi dei luoghi, appunto diventeranno brutti. È un progetto di sensibilizzazione, anche se ce n’è, non si fa altro che sensibilizzare: si vede che non basta mai”.
“Si vede che non basta mai”: triste, ma vero. Com’è amaramente vero che anche un’iniziativa positiva e che porta della ‘bellezza’ dove non ce n’è, possa dare “fastidio”:
“Non è solo l’amministrazione: ovviamente fa la sua parte. Ma sono anche i cittadini che dovrebbero non sporcare, avere semplicemente rispetto. In un luogo è già stato rimosso uno dei disegni, un posto vicino alla Villa Comunale: un palazzo abbandonato, penso da molti anni. Come mai una scritta viene tollerata, magari una scritta indelebile, invece un disegno che dovrebbe solo arricchire e dare un messaggio in più viene strappato? Mi scuso se il disegno può aver dato fastidio a qualcuno. Non è questa l’intenzione, l’intenzione è dare un messaggio positivo, creare un dialogo con il territorio. Questa è la street art: anche cercare di andare vicino alle persone, quindi smuovere qualche reazione, ma il messaggio voleva essere positivo”.
Tania è tornata sul luogo del ‘delitto’ lasciando un foglio con un messaggio per la persona che non aveva tollerato il suo disegno sulla parete.
“Finestra di Dialogo: solo per capire perché l’Arte viene strappata. Scrivi la motivazione, ti prego. Grazie”
Anche questo tentativo di “comunicazione” non è però andato a buon fine ed il foglio di Tania ha fatto la stessa fine del disegno: strappato. Di strada ce n’è da fare, ma grazie ad iniziative come quella di Tania Reggio può dirsi e sentirsi un po’ più ‘bella e gentile’.
C’è una mappa in continuo aggiornamento (questo il LINK nella pagina ufficale) per poter scovare ed ammirare i disegni di Tania Azzar, e a Bocale un atelier/laboratorio con vista mare dove scoprire il suo lavoro quotidiano. E la sua arte.
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