Gazzetta del Sud: ‘Reggina, ritiro al S. Agata’. Ma la situazione ancora non è definita

"La criticità dei campi verrebbe superata con un investimento del club che si impegnerebbe a sistemarne uno"

S Agata Campo 2

Una questione che sembrava risolta dopo essere stati gli unici a presentarsi alla manifestazione di interesse per il centro sportivo S. Agata. Poi la comunicazione alla società da parte dell’Amministrazione Comunale, di un bando necessario per l’assegnazione con i tempi che inevitabilmente si allungano mentre i giorni passano senza che vi sia alcuna notizia in merito. La Reggina, secondo quanto scrive Gazzetta del Sud, sarebbe comunque disposta a sistemare uno dei due campi per poter dare il via al ritiro pre campionato: “Il club si era già attivato dal mese di marzo per andare alla ricerca di soluzioni che potessero portare ad un ritiro in una zona montuosa. Tutte le ipotesi individuate si sono scontrate con problematiche legate alle date e alle disponibilità, con particolare riferimento alla combinazione tra campi regolamentari e strutture alberghiere vicine”, scrive il quotidiano locale.

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Ad oggi ci sono due strade: individuare date e sedi magari non ottimali, facendoseli andare bene. L’alternativa ad oggi è che il ritiro si faccia al Sant’Agata. Una scelta che è stata vista anche in passato nella storia della Reggina, anche in anni in cui si giocavano campionati più importanti. E soprattutto in questa fase rischia di essere una scelta non conservativa dal punto di vista economico, perché non si ha ancora la certezza di ottenere la gestione a lungo termine della struttura. Si dovrebbe infatti investire da subito sul miglioramento di almeno un campo.
Il 30 giugno, come è noto, scade la concessione provvisoria. In seguito la gestione del Sant’Agata potrebbe essere oggetto di un bando, basato proprio sulla progettualità presentata dalla Reggina (unica ad averlo fatto) nel caso in cui le valutazioni la ritenessero di interesse pubblico. La società, come già evidenziato nei giorni scorsi, avrebbe prelazione e possibilità anche di pareggiare eventuali contro-offerte.
Non ci sono ovviamente i tempi affinché le procedure si esauriscano entro i tempi del ritiro ed è possibile che, dopo il 30 giugno, si possa decidere per un’altra concessione provvisoria da parte della Città Metropolitana. Il club, eventualmente ottenendola, potrebbe dunque effettuare la preparazione pre-campionato sfruttando la foresteria, gli uffici e i locali di cui ha beneficiato fino al momento. La criticità dei campi verrebbe superata con un investimento del club che si impegnerebbe a sistemarne uno, anche senza avere la certezza di avere la struttura assegnata a lungo termine“.