L’Associazione Metropolitana della Piana celebra i 100 anni della linea Gioia Tauro-Cinquefrondi
L’Associazione ha l'obiettivo di promuovere il riutilizzo delle ex linee Taurensi come moderna metropolitana di superficie
02 Giugno 2024 - 16:07 | Comunicato
Di seguito il comunicato stampa trasmesso da parte dell’Associazione Metropolitana della Piana relativo al centenario del tronco ferroviario Gioia Tauro – Cittanova della linea Gioia Tauro – Cinquefrondi
Nella giornata del 1º giugno 2024, il primo tratto ferroviario della linea FC Gioia Tauro-Cinquefrondi ha compiuto 100 anni dalla sua costruzione.
Era, infatti, il 1º giugno 1924 quando l’allora azienda Mediterranea Calabro Lucane (poi, Ferrovie Calabro Lucane) aprì per la prima volta l’esercizio ferroviario sul tratto Gioia Tauro – Radicena – Cittanova, il quale sarebbe stato ultimato il 28 marzo 1929 fino a Cinquefrondi, passando per San Giorgio Morgeto e Polistena, allo scopo di congiungersi con la costruenda linea proveniente da Gioiosa Ionica nell’ambito di un più ambizioso collegamento su rotaia volto alla costruzione della trasversale ferroviaria Gioia Tauro – Gioiosa Ionica Marina.
L’Associazione Metropolitana della Piana, attiva nella Piana di Gioia Tauro con l’obiettivo di promuovere il riutilizzo delle ex linee Taurensi come moderna metropolitana di superficie, incentivarne lo sviluppo turistico e preservarne la memoria storica unitamente alla linea Mammola – Gioiosa, intende celebrare questa storica ricorrenza commemorando l’evento.
L’Associazione rammenta come la costruzione delle linee Taurensi avvenne principalmente grazie alle istanze e alle proteste provenienti dagli stessi territori già dalla fine dell’Ottocento. L’ottenimento ai primi del Novecento della linea ferrata, difatti, venne considerato un traguardo storico, segno di grande progresso. Cent’anni fa, il treno inaugurale, composto da due locomotive (locotender) e diverse carrozze terrazzini, attraversò rumorosamente la Piana accolto dalla popolazione festante posizionata lungo i binari. In particolare, nelle stazioni di Radicena – Jatrinoli e Cittanova (quest’ultima momentaneamente stazione capo tronco) il treno sostò per alcuni minuti, accolto da diversi applausi, sventolio di labari e bandiere tricolori, dalla Marcia Reale intonata dalle bande musicali e dai discorsi di elogio da parte delle autorità.
Nonostante il successivo ridimensionamento del progetto originale, le linee Taurensi e le loro automotrici per i successivi 90 anni continuarono a garantire in maniera capillare ed efficiente il trasporto di merci e di centinaia di pendolari, lavoratori e studenti. Dal 2011, tuttavia, un profondo silenzio avvolge la strada
ferrata tra gli uliveti a causa della sospensione del servizio ferroviario. Da qui, la necessità di una proposta progettuale seria e concreta, che possa portare a un moderno sistema di trasporto pubblico per i comuni dell’area.
Con questi scopi, è nato il progetto portato avanti dall’Associazione Metropolitana della Piana. Comunica il presidente dell’associazione, Domenico De Luca:
“La ricorrenza del centenario del primo tronco della Gioia–Cinquefrondi è in realtà un compleanno amaro poiché la linea risulta ormai sospesa all’esercizio ferroviario da oltre dieci anni. La nostra associazione ha avviato attivamente una proposta progettuale volta alla riconversione delle Taurensi in una moderna metropolitana di superficie di tipo tranviario. Il servizio metropolitano si svilupperà lungo le linee Gioia Tauro – Cinquefrondi e Gioia Tauro – Melicuccà, con successivo possibile collegamento verso Sinopoli. Per il progetto abbiamo attenzionato ogni comune attraversato dalla linea, studiando il percorso e posizionando, all’occorrenza, nuove fermate a beneficio dell’utenza. Complessivamente nel piano di recupero non solo è prevista la modernizzazione e la velocizzazione della ferrovia, ma anche l’acquisto di nuovi rotabili eco-sostenibili. Come associazione nelle prossime settimane presenteremo il progetto agli amministratori comunali, promuovendo al contempo una serie d’iniziative aperte alla popolazione”.