Municipi della discordia a Reggio, i retroscena sulle frizioni di maggioranza

La pezza del consigliere Marino non basta: i messaggi dietro le scintille di maggioranza

Giuseppe Falcomata Marino

“Municipi della discordia a Reggio: Commissione sconvocata per frizioni nella maggioranza”. Questo il titolo dell’articolo pubblicato sulle nostre pagine nella giornata di ieri, abbastanza dettagliato, sui motivi che avevano portato alla decisione del presidente della II Commissione Giuseppe Marino di annullare la seduta prevista.

I dettagli raccontati, prova inconfutabile delle notizie raccolte, non sono evidentemente sembrati sufficienti al consigliere comunale e metropolitano del Pd, che attraverso i quotidiani si è affrettato a smentire quanto riportato. Uno scenario che avevamo riportato ‘distante dalla realtà’ secondo il quotidiano, con Marino che ha aggiunto: “Non ho il dono dell’ubiquità e dunque la riunione della Commissione non si è tenuta (per impegni, ndr), tuttavia posso giurare che non esiste alcun caso politico”.

Comprensibile la volontà di Marino di gettare acqua sul fuoco e spegnere sul nascere le frizioni interne alla maggioranza. La verità però, come avevamo già raccontato, è un’altra.

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Le scintille nella chat di maggioranza

Così come fatto nella giornata di ieri, ricostruendo e raccontato i passaggi e le motivazioni che hanno portato alla scelta di Marino di annullare la seduta di Commissione dedicata al ripristino dei Municipi, lo stesso abbiamo fatto nella giornata di oggi, a maggior ragione dopo la pezza che ha tentato di piazzare il consigliere comunale e metropolitano del Pd smentendo categoricamente quanto riportato su queste pagine.

Nessun ‘impegno professionale’ alla base della decisione di Marino, ne una richiesta di dono dell’ubiquità. La discussione si è consumata tutta all’interno della chat di maggioranza, trambusto nato dopo la pubblicazione del nostro articolo ed evidentemente troppo dettagliato secondo qualche esponente dell’amministrazione Falcomatà.

Il tenore dei messaggi di diversi esponenti, tre per la precisione in aggiunta al primo cittadino, era lo stesso. Mancata condivisione da parte di Marino sulle modalità e i passaggi che dovranno portare al ripristino dei Municipi, incertezze esposte sulle risorse economiche da trovare, sottolineatura di una “fuga in avanti” che non è piaciuta.

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La rottura e il messaggio di Marino

In un primo momento, il presidente della II Commissione aveva provato a riportare la serenità, scrivendo all’interno della chat di maggioranza che ogni perplessità o dubbio sarebbe stato fornito l’indomani, nel corso della seduta fissata. Risposta che evidentemente non è bastata agli esponenti “ostili”, i quali hanno ripetuto che il dialogo andava affrontato prima, nel corso di una riunione di maggioranza.

A quel punto, esattamente alle 23.06, il presidente della II Commissione con un messaggio consumava lo strappo.

“E allora sindaco, ritengo di dover interrompere immediatamente il lavoro in commissione. Domani la commissione è sconvocata e lo sarà sino a quando non si chiarirà questo tema in maggioranza.

Scusate ma senza l’unione serie della maggioranza su questo tema, sarebbe prendersi in giro. Domani la commissione non si terrà”, il messaggio inviato da Marino.

Ulteriori dettagli, a prova di smentita, che testimoniano come il tema Municipi abbia causato scintille interne alla maggioranza. Secondo quanto raccolto, esiste un asse composto da diversi esponenti dell’amministrazione che (almeno ad oggi) non è convinto del ripristino dei Municipi, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche, che si vorrebbero decisamente più rallentate, e le risorse economiche da reperire, circa 2 milioni di euro che per l’intera legislatura fanno salire il costo a 10 milioni.

Motivazioni che -secondo fonti vicine agli stessi esponenti- non avrebbero base ideologica o di contrapposizione politica rispetto al fatto che esiste un emendamento del deputato di Forza Italia Cannizzaro dedicato proprio al ripristino dei Municipi, ma sarebbero incentrate sulla necessità di trovare prima una linea comune interna alla maggioranza, una volta superate tutte le perplessità.

Per queste ragioni, la seduta di II Commissione dedicata ai Municipi per il momento viene ‘parcheggiata’, in attesa di una riunione di maggioranza che dovrà innanzitutto riportare la serenità e successivamente concordare i punti cardine che guideranno l’iter e le modalità alla base del decentramento amministrativo.

Soltanto allora, si potrà fissare una nuova seduta: “impegni professionali” del presidente Giuseppe Marino permettendo…