I tifosi dell’Ascoli temono retrocessione e fallimento. La risposta del presidente Pulcinelli

"Fare la caccia all’uomo contro uno o l’altro dirigente non va bene. Sono arrabbiato con chi ha insultato me e la mia famiglia"


Momento difficilissimo per l’Ascoli, certamente non abituato più da diversi anni a lottare per evitare la retrocessione. Un’annata complicata, tre cambi in panchina e una rotta che non si riesce a invertire in nessun modo. I tifosi temono il peggio, prova a rassicurarli il presidente Pulcinelli che ha incontrato i giornalisti. Le sue dichiarazioni riprese da TMW: “So che siamo contestati, ma inveire contro i calciatori, sperando che facciano meglio, non è mai produttivo. A La Spezia l’atteggiamento avuto, soprattutto nel secondo tempo, non è stato assolutamente giusto, i subentrati hanno prodotto meno di chi è stato sostituito. Che il tifoso possa essere arrabbiato perché la squadra del cuore non vince ci sta, ma fare la caccia all’uomo contro uno o l’altro dirigente non va bene. Io e la mia famiglia abbiamo messo tanti soldi nell’Ascoli, quindi cornuto e mazziato no; non vengo al Del Duca perché sono arrabbiato con chi ha insultato me e la mia famiglia. Retrocessione-fallimento? Credo che sia una paura assurda, l’Ascoli non può fallire, sarebbe troppo grave, so bene che col calcio non si scherza e si fanno le cose serie e poi l’Ascoli è così scarica da contratti che non ha impegni particolari per il futuro. Garantisco tutto quello che mi compete finché sarò qui. Questo momento lo vivo più incazzato di sempre, nella mia testa non esiste che l’Ascoli possa retrocedere e lotterò fino all’ultimo, sono convinto che questo gruppo riuscirà a salvarsi e sono certo che riusciremo a fare i punti necessari“.