Ryanair in arrivo, Lamberti: ‘Reggio ha un’opportunità, la città si prepari’
Le idee ed i moniti dell'imprenditore reggino in vista dell'arrivo dei voli Ryanair e dei tanti turisti in città
26 Marzo 2024 - 17:49 | di Vincenzo Comi
Sale l’attesa per l’arrivo dei voli Ryanair al ‘Tito Minniti‘. Tra un mese esatto, il 25 aprile, il Boeing 737-800 porterà flotte di turisti in città e permetterà ai reggini di poter visitare nuove mete, nazionali ed internazionali. Si parte con Bologna, il 25 aprile. Nella stessa giornata l’aereo della nota compagnia irlandese low cost toccherà Venezia e Torino. Dal giorno dopo, il 26 aprile, dallo scalo reggino verranno collegate le mete fuori confine (Marsiglia, Barcellona, Tirana, Berlino e Manchester).
L’estate 2024 sarà un test per l’intero territorio. Per imprenditori, istituzioni e cittadini. Sarà necessario fare rete, superare i numerosi gap che ci allontanano dalla meta di ‘città turistica’ e remare tutti dalla stessa parte per accogliere, nel migliore dei modi, migliaia di visitatori in riva allo Stretto.
Abbiamo chiesto al dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, ospite della redazione di CityNow, in occasione dell’ultima puntata di Live Break (QUI IL VIDEO) da dove è necessario partire per mostrare il volto migliore di Reggio.
“Reggio Calabria deve essere intesa come Città Metropolitana e deve saper offrire un turismo legato anche all’intera area metropolitana. Immagino i turisti che arrivano al Tito Minniti prendere una navetta che li possa portare al porto di Villa San Giovanni, salire poi in barca e veleggiare verso le Eolie, per poi tornare a fine weekend e ripartire per Torino o altre mete. Qui nella nostra magnifica area gli possiamo fare vedere lo Stretto di Messina e le isole Eolie. Posti che nelle altre città si sognano”.
Il dott. Lamberti elenca poi una serie di ‘ingredienti’ da inserire nella ricetta per poter accogliere al meglio i turisti in città.
“Servono alberghi e ristoranti a costo ragionevole. Dobbiamo poi migliorare nelle lingue. Abbiamo camerieri che sanno parlare il tedesco, l’inglese, il francese, lo spagnolo e oggi anche l’arabo? No. E allora prepariamoci. Abbiamo una università per stranieri, facciamo diventare gli studenti delle guide turistiche. Se facciamo queste poche cose, renderemo Reggio, insieme agli altri Comuni dell’area metropolitana, un posto appetibile. Se noi creiamo queste condizioni, possiamo ambire in alto. Dobbiamo attivare e rendere operatiti inoltre tutti i porticcioli e fare vivere ai turisti il mare dello Stretto, isole comprese. Reggio ha un’opportunità, ma se non si prepara, se non si tappano quelle maledette buche, se non si puliscono le strade, allora perderemo anche questa grande occasione”.