Reggina 1914: dalla richiesta di ristrutturazione del debito alla procedura di fallimento. Tutte le tappe

Adesso attesa per la nomina del Curatore e la questione marchio


Con la sentenza della Corte d’Appello si chiude una delle pagine più tristi della storia della Reggina. Dopo due rinvii e la riserva sulla decisione, si è messa la parola fine a un percorso che doveva essere un capolavoro economico e che invece si è trasformato nel più grande disastro mai vissuto. Ripercorriamo le tappe dalla richiesta di ristrutturazione del debito fino alla decisione della Corte d’Appello:

29/12/22: Accordi di ristrutturazione del debito con riserva. Il Tribunale di Reggio Calabria accoglie la richiesta e nomina il commissario.
26/02/23: La richiesta di proroga di 60 gg per il deposito definitivo del piano che viene concessa
16/2 e 16/3: La Reggina non paga i contributi ai calciatori e viene penalizzata in classifica.
29 /4/23: Si deposita il piano con tutti gli allegati al quale fanno seguito le opposizioni di Brescia, Inps, Inail e Agenzia delle Entrate.
12/6/23: Vengono omologati gli accordi, mentre viene respinto il reclamo del Brescia.
20/6/2023: Giorno di scadenza per l’iscrizione al prossimo campionato. Si paga tutto tranne quella famosa cifra di poco superiore alle 700mila euro.
Partono i processi all’interno dei tribunali sportivi, la Reggina esce sempre sconfitta. Prosegue la sua battaglia nelle aule dei tribunali civili, anche Tar e Consiglio di Stato le danno torto.

30/08/2023: La Reggina è ufficialmente esclusa dal campionato di serie B.

Il resto è la storia che negli ultimi mesi si è più volte raccontata. I due rinvii della Corte d’Appello, la decisione riservata, la sentenza e la procedura di fallimento avviata. Si attende adesso la nomina del Curatore per capire anche come si evolverà la situazione marchio, con la LFA Reggio Calabria spettatrice interessata.