LFA Reggio: i cinque punti fermi del DG Ballarino dichiarati con forza e decisione

"Investitori? Se hanno bussato ad altre porte non lo so, se lo hanno fatto, hanno sbagliato porta"

Reggina Lfa Reggio Ballarino (5)

Intervento lungo e su tanti temi quello del DG Ballarino su radio Febea. Sono stati toccati tutti quegli argomenti che insieme a quelli di campo, oggi interessano maggiormente i tifosi, tra budget di investimento, centro sportivo S. Agata, obiettivo per il prossimo anno, ripescaggio, marchio e denominazione. Ma anche fermezza e decisione nel momento in cui si parla di possibili investitori e quindi la cessione del club. Il patron amaranto non ha dubbi sulla questione e replica in maniera decisa:

Possibile cessione societaria

A oggi non so nulla di imprenditori interessati alla Reggina. Se hanno bussato ad altre porte non lo so, se lo hanno fatto, hanno sbagliato porta. Devono bussare al sottoscritto o al presidente Minniti, siamo noi a decidere il futuro della società, se qualcuno ha voglia di confrontarsi. Io sono qui a tempo indeterminato non provvisorio. La società non è in vendita, c’è un progetto e nessuno ci ha messo lì provvisoriamente. Mi sono innamorato della Reggina, se dovesse arrivare qualcuno con tantissimi soldi, chiederei di rimanere all’1%, puntando a portare la squadra in Europa”.

Il ripescaggio

“Se ci saranno le condizioni, interverremo dal punto di vista oneroso, punteremo certamente al ripescaggio. Sarebbe una anticipazione di un programma di tre anni, arrivando prima da dove ci hanno cacciato”.

Obiettivo vittoria

Costruiremo una squadra per vincere il campionato, lo voglio vincere, ma non basta. Tutti dobbiamo volerlo vincere, insieme. Mi dicono: se dopo cinque partite non sei in testa alla classifica succede la rivoluzione, non è il migliore dei presupposti, è una minaccia? Spero di no. Sono ottimista, non voglio pensare a un campionato non vinto l’anno prossimo”.

Centro sportivo S. Agata

“Solo per la progettazione di questa manifestazione di interesse devo andare a pagare 160mila euro più iva e ancora non l’ho vinto. Credo che qualcuno deve ragionare meglio su cosa si mette fuori. Sono più per chiedere un pezzo di terreno e creare il nostro centro sportivo, piuttosto che investire sul demanio, con tutto il rispetto del demanio. Dobbiamo creare qualcosa che rimane alla società, non sommare spese”.

Marchio e denominazione

Due grossi personaggi stanno lavorando per l’acquisizione del marchio, non posso fare nomi, ma si assicuro che si sta lavorando. Come vi garantisco che con la Federazione sono state avviate già le interlocuzioni per la denominazione. Sicuro fino a quando c’è la Reggina 1914, non potremo chiamarci Reggina 1914“.