LFA Reggio Calabria: magari fosse solo un problema di attaccanti…
Scelte discutibili e atteggiamento non adeguato a un campionato come quello di serie D
01 Febbraio 2024 - 08:49 | redazione
Stili una tabella di marcia e metti in preventivo sei punti potenzialmente conquistabili contro San Luca e Portici. Due squadre che stazionano nelle parti basse della classifica e con il vantaggio di poterle affrontare al Granillo. Di punti in realtà ne arrivano due e in entrambe le circostanze, seppur con occasioni da rete fallite clamorosamente, si è rischiato addirittura di perdere. Una paurosa involuzione dopo quelle cinque vittorie consecutive che avevano proiettato la squadra verso il consolidamento della quarta posizione, facendo addirittura pensare anche a un tentativo di avvicinamento alla terza. Da tempo si discute della mancanza di un vero attaccante, uno di quelli che se tocca un pallone a partita riesce a trasformarlo in gol.
Innegabile che in questo organico un calciatore con queste caratteristiche non ci sia, altrettanto vero è che se non si ha intenzione di prenderlo, è necessario costruire soluzioni alternative. E la società aveva immaginato di poterlo fare irrobustendo la batteria di esterni dai quali, però, nelle ultime gare il contributo è stato minimo insieme a inutili giocate di fino e gol mancati a due passi dalla porta avversaria. In occasione dell’ultima sfida interna con il Portici, ci aggiungiamo pure alcune scelte da parte del tecnico parecchio discutibili come l’inserimento sin dal primo minuto di Dervishi, apparso decisamente ancora fuori forma e spesso anche fuori contesto e quel Marras che a questa squadra avrebbe dovuto dare tecnica, imprevedibilità e gol. Rimane un mistero la continua esclusione dall’undici titolare di Provazza, unico calciatore a metterci brio, velocità, dinamicità e straordinaria volontà.
Insieme alla delusione del risultato c’è soprattutto l’atteggiamento, poco convincente e che non rispecchia affatto quelle che sono le necessità di classifica e i proclami che si fanno durante la settimana. Si è pienamente dentro il girone di ritorno e ancora non si è capito in quale contesto si stia giocando, perché gli avversari li troviamo sempre aggressivi e battaglieri, caratteristiche che non riscontriamo tra i giocatori amaranto. Giro palla fine a se stesso, manovra lenta, eccessi di preziosismi anche quando la partita richiede altro come foga agonistica, desiderio di arrivare a tutti i costi al risultato, necessità di conquistare i tre punti. E poi ancora una volta, come già detto, errori incredibili sotto porta e sempre con uguali protagonisti. Nelle giornate in cui c’era la possibilità di incrementare il bottino e consolidare la quarta posizione, sono arrivati invece pareggi deludenti con una tifoseria che continua a diminuire giornata dopo giornata e che giustamente mostra sempre meno interesse. Adesso si faccia attenzione al calendario perché se in casa si fa fatica a superare anche le squadre di fascia bassa, in trasferta si dovranno affrontare tutte le compagini che stazionano nella parte alta della graduatoria