Mister Trocini, il problema non può essere solo la pressione del Granillo…

Mancano diverse cose. Su qualcuna deve intervenire il tecnico, su altre la società


Ci ha pensato come spesso è accaduto in questa stagione ancora una volta Nino Barillà. E’ vero, su calcio di rigore, ma bisogna sempre avere la personalità di batterli e soprattutto segnarli. Il capitano amaranto ha realizzato quattro gol in questa stagione, tre su penalty, uno su punizione, quindi tutte palle inattive, qualità e precisione. Barillà che da qualche giornata entra a gara in corso perché vittima di uno stiramento che non gli consente di poter giocare sin dall’inizio.
Ma la partita è stata spaccata da colui che solo sette giorni prima, aveva fatto disperare i tifosi amaranto dopo aver clamorosamente fallito la rete del raddoppio contro il Canicattì, per fortuna poi ininfluente. Una reazione rabbiosa, di forza quella dell’esterno reggino Provazza, capace di accelerate incredibili che, finalmente, hanno fruttato qualcosa di significativo. Lui aspetta con ansia il primo sigillo stagionale, ma il rigore procurato è come se lo fosse. Perché incastrato nel contesto di un match giocato molto male dagli amaranto, dai quali tutti si attendevano oltre alla continuità di risultati, anche una prosecuzione rispetto alla settimana precedente, sulla prestazione.
Cosa non avvenuta e deve essere mister Trocini a trovarne le motivazioni.

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Cosa manca alla squadra

Troppo semplicistico ridurre tutto alla pressione del Granillo e le precedenti sconfitte che si sono ripetute in maniera quasi consecutiva. Il tecnico sa bene che a questo gruppo manca ancora una vera identità e se vogliamo anche un gioco. Lui stesso due settimane addietro dichiarava: “non ho ancora trovato la quadra”. Manca il supporto concreto del centrocampo, nonostante la presenza di calciatori esperti, di qualità e personalità. Anche contro il Locri spesso sulla mediana si è stati in balìa degli avversari, la maggior parte dei quali appaiono più organizzati. In passato si era ricondotto tutto alla carenza fisico-atletica, oggi non può essere più così.
Per questo alle cose che mancano ci sentiamo di doverne aggiungere almeno un’altra. Nuovi giocatori che possano sostituire coloro che fino ad ora per rendimento sono andati molto sotto le aspettative, qualche centrocampista e almeno due esterni.

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