8 marzo, Maria Antonietta Rositani: “Sono qui per tutte le donne che non ci sono più”

"Dico semplicemente vergogna a chi prova a giustificare la violenza con la pazzia"

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L’8 marzo, da tradizione, è il giorno da dedicare a tutte le donne del mondo. L’8 marzo però è anche dannatamente vicino nel calendario al 12 marzo, giorno che (nel 2019) ha definitivamente cambiato la vita di Maria Antonietta Rositani. Quel maledetto giorno il suo ex marito Ciro Russo cercò di ucciderla, prima urtandola con la sua auto, poi cospargendola di benzina e infine dandole fuoco.

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Da quel momento, il nome della donna è diventato una sorta di icona per tutte le donne in difficoltà vittime di violenza e non solo. In occasione dell’8 marzo, Maria Antonietta Rositani ha partecipato presso la Farmacia Furnari all’evento #Stopviolenza, la campagna di sensibilizzazione sociale e sostegno delle vittime promossa dall’associazione cult3.0.

Il primo ricordo è per quanto accaduto oramai tre anni fa.

“Dico semplicemente vergogna a voler giustificare violenza con pazzia. Quell’uomo non è pazzo ma violento, è evaso dal carcere e ha guidato per 400 chilometri per uccidermi. Io oggi sono qui ma tante altre non ci sono, e parlo anche per loro. Combatto tutti i giorni con dolori non solo fisici ma anche psicologici. Un criminale non può essere aiutato quando prova a giustificarsi e spero che presto possa arrivare giustizia”.

Maria Antonietta Rositani guarda al futuro con speranza e sottolinea l’importanza del sostegno familiare.

“Tutti i giorni apro gli occhi, guardo il crocifisso e dico grazie perchè posso vedere il giorno. Mio padre è la luce che brilla nei miei occhi, è un grande uomo e io ancora oggi credo nei grandi uomini. Una grande forza arriva anche dai miei figli, che pensavo di non poter più abbracciare e invece fortunatamente è cosi”.