“Viola contro tutti” stasera su Rai Sport. Il regista Ventrice: “Una storia irripetibile”


di Pasquale Romano – Complicato spiegare cosa ha rappresentato negli anni ´80-90 la Viola per la cittá di Reggio Calabria. Piú facile definirla. Non semplice societá sportiva, piú che un simbolo, la Viola per un periodo é stata una vera e propria entitá fisica. Capace a provare emozioni e trasmetterle. Costretta a cadere, ma sempre pronta a rialzarsi. Talvolta sofferente, logorata da drammi e parabole del destino avverse. Mai davvero battuta. E´una storia di uomini veri, che ha incrociato la bruciante passione di una cittá che ha riconosciuto da subito un appiglio di speranza, un lampo di luce neroarancio, per uscire dal buio che la ottenebrava.

“Viola contro tutti” é il documentario che torna indietro nel tempo e toglie un pó di polvere ad un romanzo popolare che non si puó dimenticare. E non sarebbe giusto fare. Tratto dal libro di Giusva Branca “Che anni, quegli anni“, é diretto da Enrico Ventrice, regista calabrese ma non reggino. Particolare che non gli impedito di farsi ammantare da una storia irripetibile: “Il libro “Che anni, quegli anni” mi ha aiutato molto, ma volevo realizzare un documentario sulla Viola prima ancora di leggere quel libro. Ciò che la Viola ha creato nel corso degli anni è qualcosa di straordinario, e tutte le persone che in qualche modo sono entrate in contatto con questa realtà sportiva, giocatori, tecnici, tifosi, giornalisti o semplici appassionati di pallacanestro, non ne sono rimasti indifferenti”.

Stasera alle 23, su Rai Sport 1 verrá trasmesso “Viola contro tutti”. Drammi sportivi e non solo, fragorose cadute e impeti d’orgoglio nel rialzarsi. Perché la Viola è diventata un simbolo cosi forte e ‘saldato’ alla città di Reggio Calabria? “La Viola è cresciuta con la città, e con la squadra la città ha fatto sapere a tutti che qualcosa di buono sappiamo farla da queste parti.  Il giudice Viola voleva onorare la memoria del fratello defunto e presto ha capito di avere tra le mani uno strumento per riscattare tutta la città, per allontanare i giovani da ambienti a rischio, e ce l’ha fatta. In una terra come la Calabria -spiega Ventrice ai microfoni di City Now- ha un sapore particolare, un sapore di rivincita di un’intera comunità“.

Definito ‘fortemente emozionante‘ da Giusva Branca, Viola il documentario promette di far brillare i ricordi dei tifosi neroarancio e scendere qualche lacrima. Ventrice, da New York (dove risiede per motivi di lavoro) racconta come non ci sará un modo univoco di avvicinarsi a “Viola contro tutti”: “Ognuno ha un proprio rapporto con la squadra che si è costruito nel corso del tempo, ognuno ha ricordi personali, magari legati alla propria adolescenza o a un periodo particolare della propria vita. Ognuno sa che cosa si porta dentro della Viola, spero solo che questo documentario aiuti tutti un po’ meglio a capire come sono andate le cose, a distanza di anni forse siamo tutti un po’ più maturi e in grado di analizzare la storia in modo diverso”.

Una delle cose che ha colpito maggiormente Ventrice è stata la disponibilità della gente di Reggio a collaborare a questo progetto. “Tutti si sono messi a disposizione, tutti hanno trovato soluzioni o contatti utili alla realizzazione del film” assicura il regista di Soverato. Evidentemente la Viola ha significato e continua a significare molto per i reggini. Testimonianza tangibile di un rapporto andato ben al di lá dello sport.

“Viola contro tutti” é un titolo evocativo, eloquente. Con brutale chiarezza evidenzia come si sia trattato di una lunga remata controvento, di una lotta con un destino avverso e in alcuni casi beffardo. “Una sera a Roma ero con un mio amico regista -ricorda Ventrice- mi chiese di raccontargli in breve la storia della Viola. Gli ho parlato di come era nata, di come era cresciuta, di come aveva aiutato la città a rialzarsi, dei traguardi che aveva raggiunto, delle difficoltà che aveva superato e di quelle che, purtroppo, l’avevano piegata… della gente, degli uomini, degli atleti, degli eroi. Alla fine lui ha detto: “insomma, Viola contro tutti”. E quello è stato il titolo”.

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