25 aprile a Reggio, Nucera: ‘La Resistenza è la radice della nostra democrazia’

Oggi ricorre l’ottantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dalle truppe occupanti naziste. Le parole della candidata sindaco

anna nucera

L’ottantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dalle truppe occupanti naziste, alacremente coadiuvate dai fascisti della Repubblica di Salò rappresenta un momento decisivo nella storia della nostra giovane repubblica.

A scriverlo in una nota stampa è Anna Nucera, già assessore comunale e dirigente scolastico, candidata sindaco alle prossime comunali di Reggio Calabria, in occasione del 25 aprile.

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La dedizione patriottica di tante ragazze e tanti giovani antifascisti ha consentito alla nostra Patria di riscattare l’ignominia di una guerra scellerata a cui l’Italia arrivò impreparata senza armamenti e con un esercito sgangherato e mal diretto.

Quella ignominia fu accompagnata da repressioni verso oppositori, omosessuali e lesbiche, zingari di ogni etnia, disabili e verso le genti di etnia ebraica che conobbero l’orrore dei campi di concentramento e di sterminio dove furono trucidati sei milioni di persone inermi.

Grazie al loro sacrificio e a quella guerra di Liberazione l’Italia ha potuto rivendicare l’orgoglio patriottico di scrivere da sé la Costituzione, non di farsela scrivere dagli alleati vincitori, come accadde per Germania e Giappone.

Fu il primo passo per ricostruire la dignità dell’Italia messa a dura prova dalle nefaste attività del nazifascismo e per non farsi isolare dal resto del mondo civile.

Fu lì che si cominciò a costruire la nuova Italia democratica fondata su una Costituzione figlia della Liberazione e dell’unità delle forze resistenti che, ricordiamolo a chi lo ha dimenticato o stravolge la storia, vide un fronte amplissimo di forze organizzate unite nell’obiettivo della Liberazione e del riscatto dell’Italia, dai monarchici ai liberali, dai comunisti agli azionisti, dai socialisti agli anarchici e tanta gente comune anche non aderente a partiti e movimenti.

Il fronte di guerra fu al Nord ma ciò non significa che si possano trascurare le tante forme di resistenza nel Mezzogiorno d’Italia, anche a Reggio Calabria con tanti antifascisti che clandestinamente o esplicitamente formarono una rete di opposizione che tenne viva la speranza dell’abbattimento del regime e della conquista della democrazia.

E ricordiamo che la prima città liberata dal popolo in rivolta anche armata fu Napoli con gli operai delle industrie metallurgiche e del porto, con le donne dei quartieri, con i femminielli che ebbero un ruolo cruciale nelle battaglie cittadine e nella cacciata delle truppe nazifasciste di occupazione.

Oggi rendiamo onore a quelli che lottarono per la nostra libertà e auspichiamo, e lavoreremo per questo, che non sia mai dimenticata o storpiata una pagina di storia che ha reso grande la nostra Patria.”

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