Le caramelle delle nonne rischiano di scomparire


di Alessandro Sica – E’ l’unica caramella italiana. E’ vintage, rossa e buonissima. Parliamo della caramella Rossana.

Chi non ricorda la gustosa prelibatezza ex Perugina? La Nestlé, il colosso svizzero che dagli anni ’80 guida la Perugina, ha deciso infatti di non investire più in questo dolce pezzo di storia italiana.

A rimetterci, oltre ovviamente ai lavoratori degli stabilimenti umbri, i bambini di ieri e di oggi.

Spesso le caramelle Rossana riempivano le calze della befana. Altre volte coloravano intatte per anni barattoli trasparenti della propria scrivania.

La caramella di forma simil-parallelepipeda, proposta con il packaging tradizionale, avvolta in un incarto di colore rosso acceso con, in evidenza, la scritta del suo nome è dura fuori per l’involucro caramellato, e morbida dentro con un ripieno cremoso.

Tra i suoi ingredienti entrano a far parte soprattutto nocciole e mandorle.

Le saporite caramelle dal sapore indefinibile preferite dai ragazzini nascono nel 1926.

Il nome deriva dalla signora in rosso della sweeterie italiana, Roxanne, la dama amata da Cyrano de Bergerac che per il ben noto fenomeno dell’italianizzazione diventa una nostrana Rossana.

Rossana è stata anche celebrata dal Premio Oscar Paolo Sorrentino che in Youth ci ha regalato un insuperabile Michael Caine che dirige un’ orchestra immaginaria stropicciando, appunto, la carta di una rossa caramella.

Non sappiamo per quanto tempo ancora potremo  approfittare della sua bontà. Nel dubbio consigliamo ai tanti golosi di caramelle di comprare al più presto una buona scorta di Rossa Perugina.

logo community