“I soldi Spicci” al Teatro dell’Unical di Cosenza: “Esibirsi in Calabria è sempre emozionante”
12 Dicembre 2015 - 17:48 | di Redazione

di Anna Biasi – Claudio Casisa, tutt’altro che il ragazzo bruttino bistrattato dalla fidanzata, siciliano D.O.C. dal sorriso abbagliante con un’aria spensierata e sbarazzina ed Annandrea Vitrano, bellissima e dallo sguardo caldo come il sole della sua Sicilia, con la capacità di appassionare e coinvolgere, sbarcano a Cosenza.
Insieme sono “i Soldi Spicci” un formidabile e simpaticissimo duo che da un anno circa impazza sul web con una pagina facebook di oltre 720.000 like ed innumerevoli visualizzazioni.
I due giovani dopo aver calcato i palcoscenici di teatri siciliani ed aver partecipato al Web Show Awards di Roma, ampliano i loro orizzonti attraversando per la seconda volta lo Stretto di Messina, ritornando nella calorosa Calabria. Ad accoglierli questa volta è il Teatro Auditorium dell’Università della Calabria, situato all’interno del campus di Rende (Cosenza), gremito di gente con oltre 600 presenze.
Il sipario è aperto e la scenografia è assolutamente minimal: 2 semplicissime sedie di cartone accompagnate a metà spettacolo da un tavolino, 2 bicchieri, un libro e un test di gravidanza. Nessuna maestosità, oggetti in orbita o spaziali illuminazioni. Ci sono solo Annandrea e Claudio e la loro coinvolgente ironia.
Dopo una breve presentazione dal parte del Personal Manager Mario Russo di Arts promotion che ringrazia Cosenza, l’Unical e la struttura che li ha accolti “ringrazio tutti i collaboratori – dice Russo – di questa struttura efficientissima dal punto di vista tecnico. Siamo stati benissimo e speriamo adesso di fare per voi un meraviglioso spettacolo, che è la parte più importante, per farvi divertire e regalare sorrisi. Siamo qui grazie a voi e a tutti i fan che sostengono la pagina e altri canali” e con un forte applauso , lo spettacolo può cominciare.
I soldi spicci non sono solo due realizzatori di video in Internet ma sono due attori a tutti gli effetti che con il susseguirsi di scene comiche intervallate dalle più grandi hit radiofoniche di quest’anno, ci conducono in un “viaggio generazionale”, un continuo confronto tra la società odierna e quella dei nostri genitori, da loro stessi definiti “i maggiori”. Un continuo botta e risposta tra i due che manifesta la grande complicità e il grande lavoro che sta alle spalle. Toccano il tema della disoccupazione, dei genitori onnipresenti su facebook ed instagram che pubblicano foto quando il pranzo è pronto o quando sono sotto il portone di casa. Riprendono una scena del Titanic ed ironizzano sugli sport fatti da piccolini che non sono le aspirazioni dei bambini ma solo degli egoisti genitori. Interpretano i ruoli di Barbie e Ken, e fanno riferimenti attuali a Sgarbi e a Stefano di Martino, marito di Belen, che brilla di una luce non sua, come proprio quella del povero Ken. Non mancano momenti di improvvisazione in cui l’imprevisto tecnico di trasforma in una risata, e soprattutto non manca la loro sensibilità alle tematiche attuali e forti, come la violenza sulle donne, il divorzio, i bimbi oggetto di contese, ed il tempo delle mele che è davvero terminato.
Insomma, un’ora e mezza di risate, applausi e momenti di riflessione, e al termine un’accoglienza in camerino che non mi aspettavo. Nonostante la stanchezza e la giornata di prove, si sciolgono con una breve intervista e appaiono così come sono, naturali, allegri e con tantissima voglia di arrivare al pubblico.
“Come è stata l’accoglienza del pubblico calabrese al teatro dell’Unical?
Esibirsi è sempre emozionante. Attraversare lo Stretto e sentire che c’è lo stesso calore del pubblico Siciliano è proprio bello. Certo, dai tuoi conterranei te lo aspetti, ma capire che sei apprezzato anche nello stivale è davvero entusiasmante. Infatti, non vediamo l’ora da fine gennaio/febbraio di iniziare la tourneè nazionale nei teatri.
Come nasce il nome i soldi spicci?
Nasce improvvisamente da una visione di Casisa che all’inizio desiderava avere un nome. I soldi spicci suona bene ed è un nome grazioso. Essendo anche noi di Palermo come Ficarra e Picone, non volevamo emulare con Casisa e Vitrano, abbiamo creato così un nome simpatico, rinunciando ai nostri veri nomi, che ripetiamo però sempre nei video.
Siete una coppia nella vita reale?
Ci piacciono i commenti “saaaaiiii, li ho visti che si baciavano”… oppure “eddai, datevelo un bacio”. Ci piace la leggenda del falso o vero fidanzamento. Dire a tutti che Annandrea è single, avrebbe potuto sicuramente aumentare i seguaci della pagina facebook di sesso maschile. La leggenda deve continuare ed anche i commenti “stanno insieme”… “ti dico di si”…”ti dico di no”, “mia cugina mi ha detto no”… “ma no guarda che sono fratelli” ci fanno impazzire.
Avete toccato temi profondi, non tralasciando mai la comicità, sbaglio o vi siete un attimo lasciati andare commuovendovi così come avete commosso il pubblico?
Ad essere sinceri c’è stato un momento in cui stava per spuntare la lacrimuccia, quando ho sentito Annandrea Vitrano e poi subito un fortissimo applauso, stava scendendo sola dall’occhiolino, perché è sempre toccante l’applauso che il pubblico fa di vero cuore.
Come lavorate per i vostri sketch? Quanto vi guida il vostro autore Salvatore Rinaudo, quanto è schematizzato e quanto è lasciato all’improvvisazione?
Lavoriamo su una base ben salda, sappiamo dove iniziamo, le battute al centro, il movimenti e come finiamo, ma sostanzialmente ci si diverte. Quindi può capitare di lasciarsi andare alla naturalezza della comicità e sull’errore può nascere una cosa divertentissima. Alle spalle abbiamo almeno una quarantina di repliche e ci permettiamo di divertirci un po’ di più con il pubblico, a goderci ogni minimo dettaglio. Nelle prime teatrali si tenta sempre di seguire il copione, ma nel momento in cui è tuo, puoi divertirti ad uscire fuori e trovare nuove battute e scherzare coinvolgendo lo spettatore. Siamo molto autori di noi stessi e soprattutto di tutta la fase di inizio carriera. Si tratta di un lavoro di squadra, dell’autore, della produzione, ed anche dietro un video di un minuto e mezzo ci sono tre ore di chiacchiere fra noi tre . Sembra tutto una cosa semplice, ma non lo è, e magari dietro ha anche una sua lite.
Avete raggiunto più di 720.000 “mi piace”, ricordate ancora il vostro primo like?
Abbiamo iniziato con i video scherzando, non sapendo dove ci potessero portare e poi piano piano abbiamo visto che i like della pagina facebook andavano aumentando, soprattutto nell’ultimo anno vi è stato un aumento esponenziale esagerato, e ci siamo sentiti in dovere morale di fare sempre meglio e sempre di più. Viviamo grazie ai nostri fan e li ringraziamo sempre.
Dopo l’esperienza a Colorado ed in questo ultimo anno nei teatri, esiste uno scopo ultimo come la TV o il cinema?
Sarebbe bellissimo poter tornare in TV ma con un programma tutto nostro e non facendo parte di un contenitore. Colorado è un’esperienza che abbiamo fatto, che ci è piaciuta, ci siamo divertiti ed abbiamo imparato tanto, , perché la tv è necessaria per avere visibilità e come mezzo di comunicazione vince su tutto, ma l’obiettivo ultimo è il cinema.
Annandrea quanto ti identifichi nel personaggio che interpreti?
La vena di pazzia è la mia, nella vita quotidiana sono davvero eccessiva però nelle tematiche che affrontiamo a volte è la rappresentazione della vita reale “Casisiana”. Ad esempio, per quanto riguarda il Natale, Claudio è realmente quello che prepara l’albero, che è davvero contento, che vuole andare a comprare i regali e fare le sorprese. A me questa sfera tipicamente femminile mi appartiene poco, Claudio a volte è più donna di me.
Claudio come è stata la tua esperienza con il Giovane Montalbano?
L’esperienza con la serie televisiva nasce nel momento in cui il nostro successo sul web stava proprio iniziando e dato che sono un attore e nasco dalle scuole di recitazione mi piace stare all’interno di un set ed è stata la mia prima esperienza con il cinema. Spero che il prossimo set cinematografico sia il nostro. Grazie a questi video che con Annandrea realizziamo le telecamere non mi hanno fatto nessun effetto, come se fossi già abituato a quell’ambiente. È stato bello e mi sono goduto quel momento anche se la mia compagna dei soldi spicci mi ha preso in giro alla grande per il personaggio che interpretavo ed anche perché la scena era brevissima.
Come consuetudine alla fine dei loro spettacoli si dirigono al foyer e scattano foto e selfie con i loro fan, scambiando battute e sorrisi.
Sono due ragazzi semplici con il sorriso sempre sulle labbra, ma solo un alone di mistero li avvolge… Saranno o no una coppia anche nella vita? Alla domanda preferiscono non rispondere, amano tanto il dibattito “si o no”… Non scaviamo troppo in fondo perché tanto, coppia o no, li amiamo lo stesso.
