13 studenti americani della Pennstate University in visita al parco di Ecolandia per conoscere le bellezze storico- naturalistiche del parco.
08 Giugno 2014 - 18:53 | di Redazione
di Giusy Putortì – Un pomeriggio davvero singolare quello trascorso Mercoledì scorso da un gruppo di 13 studenti americani della Pennstate University in visita al Parco di Ecolandia in località Arghillà di Reggio Calabria. In vacanza studio nella nostra città per approfondire la conoscenza della lingua e della letteratura italiana in seno al progetto ‘Program Abroad Reggio’ frutto di un Protocollo d’Intesa fra l’Università Mediterranea di Reggio Calabria-Facoltà di Ingeneria e l’Università della Pensylvania, gli studenti sono stati accompagnati dai loro professori Jason Lane, Vincenzo Gatto, Michele Rossi, dalla referente e coordinatrice del progetto Prof.ssa Eleonora Pitasi, da Paolo Genoese e Paolo Albanese ideatori del Face Festival per conoscere le bellezze storico- naturalistiche del parco. Sono stati accolti dal Presidente di Ecolandia dott. Piero Milasi, che si è soffermato sull’importanza che il parco riveste per la città reggina con le sue bellezze naturalistiche e sull’idea del suo futuro sviluppo anche dal punto di vista dell’applicazione delle nuove tecnologie verdi. Ma lo stupore maggiore è quello provato dinnanzi al suono ed alla vista di un tamburello ed un organetto suonati dai componenti delle Associazioni culturali Rotaluna for change ed Ostro, invitate ad allietare la ‘passeggiata’degli studenti. Le belle ‘passate’di organetto, come si dice nel gergo dei suonatori di musica tradizionale, di Mario Latella, giovane musicista reggino, accompagnato al tamburello di volta in volta da Paolo Serra e Francesco Marrapodi hanno affascinato e molto divertito i ragazzi. Alcuni di loro di origine italiana, di regioni del Sud, hanno particolarmente apprezzato la possibilità di conoscere il ‘suono’dei loro nonni. Si sono emozionati ed hanno ascoltato rapiti le esecuzioni a cappella di canti della tradizione calabrese e siciliana della cantante Valentina Balistreri. L’ascolto del suono induceva alla danza e vincendo facilmente la loro esitazione sono stati invitati a ballare dalla stessa Balistreri, che con l’insegnamento di pochi passi li ha resi partecipi di una ballo secolare, cuore della nostra storia. Per finire, non poteva mancare la degustazione del cibo locale a km 0 presso la cantina della Casa vinicola Criserà in Catona di Reggio Calabria. Cortesia, buon cibo, clima accogliente e familiare è stato manifestato a questi giovani che porteranno con sé nelle lontane terre d’America, il ricordo di una città meravigliosa dagli spettacolari tramonti sullo Stretto di Messina e soprattutto il ricordo della sua gente, la cui umanità è segno di cultura in una città che ha tutte le potenzialità per rinascere. Gli insegnanti molto interessati a futuri scambi culturali hanno chiesto ai rappresentanti di Ostro, di Rotaluna for change ed alla cantante Valentina Balistreri la possibilità di futuri incontri in terra d’America, nel segno della musica e della cultura che sole sono in grado di unire i popoli nella pace e nella fratellanza. GUARDA ORA LA PHOTOGALLERY DELL’EVENTO