10 anni di Falcomatà, Lamberti: ‘La colpa più grave dell’amministrazione? A me piace parlare con la zia Ciccia’
Nel corso dell'ultima puntata di Live Break, il dott. Lamberti ha evidenziato quelle che, a suo avviso, sono state le lacune dell'amministrazione negli ultimi dieci anni
04 Novembre 2024 - 11:20 | di Vincenzo Comi
“Per quanto riguarda i successi e gli insuccessi dell’amministrazione Falcomatà di questi ultimi dieci anni, mi rimetterei al giudizio della gente. Non faccio l’elenco delle cose fatte e delle cose non realizzate. Ma c’è una colpa grave di questa amministrazione, non aver saputo instaurare un rapporto con la città. La città è una cosa e l’amministrazione purtroppo è un’altra”.
Il dott. Lamberti fa un bilancio sull’operato di Falcomatà degli ultimi dieci anni di amministrazione. Due legislature di successi e insuccessi, guai giudiziari, obiettivi raggiunti e fallimenti. L’editore di Reggio TV ricorda poi il suo operato come amministratore di Reggio Calabria.
“Sono stato un amministratore di questa città e questa provincia e mi pare che qualche segno l’ho lasciato, sempre da uomo libero, sia nell’assessorato della cultura e sia in quello della Polizia Municipale. Non vi dimenticate che il Palazzo della Provincia si chiama oggi Palazzo Alvaro e il Palazzo della Cultura si chiama ‘Crupi’, un uomo di sinistra”.
10 anni di Falcomatà, l’analisi di Lamberti: ‘Manca il dialogo e il rapporto tra cittadini e amministrazione’
L’amministrazione, secondo il dott. Lamberti, non è riuscita dunque a instaurare un dialogo e un rapporto con i cittadini.
“Cosa vuole la gente? Le strade illuminate, l’acqua, le strade senza buche. Cosa volete che capiscano i cittadini, se si parla di bilancio, di piano di rientro, di masterplan. La maggioranza delle persone vuole che la politica si occupi di problemi reali. A me piace parlare con la zia Ciccia e con il professor Caio. In sostanza all’amministrazione chiederei, siete riusciti a stabilire un rapporto con la città? No. Avete preso delle decisioni insieme ai cittadini? No”.
L’analisi del dott. Lamberti Castronuovo si conclude infine evidenziando le lacune di una città sul piano culturale.
“La città ha poi bisogno di teatri – chiosa il dott. Lamberti – Abbiamo solo il ‘Cilea‘, che pare più un albergo ad ore, dove chiunque paga ed entra per fare quello che vuole. In città non abbiamo teatri. Il Siracusa è diventata una paninoteca, per colpa anche della Soprintendenza, il Margherita non c’è più e tutti gli altri sono scomparsi”.