di Matteo Occhiuto – Sono già passate 3 settimane dalla commovente Viola-Napoli, ultima gara della stagione 2017/2018 per la compagine nero-arancio, che sul campo, lo ricordiamo ancora una volta, avrebbe meritato di giocarsi l’accesso al prossimo campionato di Serie A1. Ma, questa, è un’altra storia. In questo lasso di tempo, oggettivamente, è successo poco, al netto della pubblicazione delle motivazioni della bocciatura del ricorso del club reggino nel secondo grado di giudizio. Un vuoto che, giorno dopo giorno, si fa sempre più preoccupante.
Chiaramente, dalle parti del Pianeta Viola, l‘attenzione è focalizzata solo ed esclusivamente sul ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI. Solo dopo l’ultima e decisiva sentenza, si potrà realmente capire come proseguirà la prima realtà cestistica reggina. La certezza, almeno apparente, è la dichiarata volontà di abbandonare la guida del club da parte di Giancesare Muscolino, a prescindere da un’ipotetica riammissione in A2.
Si potrebbe molto discutere di tal scelta, ma al momento preferiamo concentrarci su altro. Oggi, più che mai, serve infatti capire chi s’assumerà oneri ed onori di gestire, presiedere e rappresentare la Viola Reggio Calabria nel prossimo futuro, qualora si materializzasse realmente l’addio dell’attuale patron. Alla data del 12 maggio, infatti, silenzio ed immobilismo che aleggiano intorno al futuro della compagine reggina fanno sempre più rumore, facendo innalzare, e non poco, il livello di preoccupazione degli appassionati supporter nero-arancio.
Decidere di muoversi solamente dopo il giudizio del CONI sarebbe mossa assai ingenua: a prescindere dalla categoria, infatti, la Viola deve continuare ad esistere. Sarebbe folle pensare di poter infliggere ad una tifoseria dimostratasi senza eguali per passione ed attaccamento, un’ulteriore umiliazione. Per cui, qualora questa dirigenza non abbia più intenzione di proseguire il proprio percorso, toccherà alle istituzioni andare alla ricerca di qualcuno che dia nuova linfa a questi colori.