Il Vescovo Morosini a Citynow: "Giovani reggini, abbiate il coraggio di contestare"

Lavoro, giovani, 'ndrangheta e futuro. Gradito osp

Lavoro, giovani, ‘ndrangheta e futuro. Gradito ospite di Citynow per una intervista in diretta Facebook, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo di Reggio Calabria–Bova, ha affrontato tutte le tematiche più importanti e attuali che rischiano di soffocare un territorio in difficoltà.

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La disoccupazione giovanile in Calabria rischia di essere un cappio che soffoca speranze e possibile, come guardare al futuro con ottimismo? “Bisogna cambiare la mentalità, il modo di affrontare il problema del lavoro. Il territorio esprime richieste precise -dichiara Mons. Morosini- non si può pensare di fare il ricercatore spaziale. Turismo, artigianato, sono questi i settori da sfruttare e con la massima voglia, senza pensare siano lavori umili”.

Ai microfoni di Citynow, sollecitato dalle domande poste dai giornalisti Vincenzo Comi e Pasquale Romano, Mons. Morosini ha stimolato le giovani generazioni a ‘ribellarsi’, non accettare passivamente una realtà complicata. “Dico ai ragazzi, guardate al futuro con speranza. Non esasperate le difficoltà che ci sono, ma che ci sono sempre state. Tutte le generazioni hanno avuto a che fare con momenti difficili, ricordo le contestazioni e le manifestazioni di fine anni ’60. Io dico ai giovani ‘contestate’, ma nel senso positivo. Non create acquiescenza, non vivete una vita piatta o imposta da qualcun altro. Ci sono difficoltà, però a volte basterebbe una spinta in più, magari voler fare anche un lavoro che non è quello sognato. E’ meglio andare in campagna, che starsene a casa. Certo anche la classe politica deve prendere coscienza di questo problema”.

Proprio sul tema del lavoro, mercoledi 19 aprile alle 10.30, presso la Sala Calipari di Palazzo Campanella ci sarà un incontro fortemente voluto da Mons. Morosini. “Io cerco il lavoro che mi invento” il tema dell’incontro: evidente la volontà di stimolare e incoraggiare i ragazzi, alla ricerca del proprio futuro. “La Chiesta non deve pensare solo all’eternità, ma anche a problemi di questo tipo. Diremo quali possibilità concrete di lavoro ci sono, non ci saranno discorsi vuoti o retorica. Offriremo indicazioni utili ai giovani, studenti e disoccupati. Venga chi davvero vuole fortemente trovare un lavoro, non raccomandazioni”, precisa Morosini. Con interventi di durata massima di 10 minuti, Confindustria, Coldiretti e Confartiginato illustreranno le possibilità e gli scenari, con la Regione Calabria che approfondirà il tema dei fondi europei.

I giovani, calabresi e non, talvolta sono alle prese con storie tristi, di sofferenze o disagio. Nei mesi scorsi le violenze subite dalla tredicenne di Melito Porto Salvo avevano ricevuto un’attenzione mediatica a livello nazionale, di pochi giorni fa invece la notizia del suicidio di una giovane ragazza, per motivi ancora da chiarire: “Io ci vedo soprattutto disagio. Chi lo vive non riesce ad esternarlo, chi sta accanto invece non ne capisce a fondo le problematiche. Mi rivolgo alle mamme, chiedo loro di supportare maggiormente i figli, stimolarli al dialogo, chiedere se qualcosa non va. Se mi sento ‘colpevole’ in quanto uomo di chiesa? Se penso alle mie intenzioni dico no, ce la metto sempre tutta. Se devo giudicare gli effetti invece, purtroppo dico si”.

Impossibile, nel corso della lunga chiacchierata, non affrontare il tema della ‘Ndrangheta. Come è possibile sconfiggere uno degli antichi mali di questo territorio? “Soprattutto con la formazione delle coscienze, e con il lavoro. Dobbiamo vigilare sul male, riconoscerlo, ma non dobbiamo vivere ogni cosa con questo filtro, vederlo ovunque. Non mi nascondo dietro un dito, non posso dire che non esiste la ‘ndrangheta. Personalmente però non ho mai avuto problemi o ricevuto minacce, nemmeno a Locri o Platì”.