Trattativa Reggina, chi farà la prima mossa? Intanto le voci...

di Michele Favano - In città non si parla di altr

di Michele Favano – In città non si parla di altro. Il fatto sportivo, in questo momento decisamente più importante soprattutto per il mantenimento della categoria, è passato in secondo piano.

In modo particolare agli addetti ai lavori come noi, le domande che si ripetono in questi giorni sono tutte uguali e riguardano la possibile cessione della Reggina a questo gruppo, ancora anonimo, di investitori.

La curiosità è altissima al pari del desiderio di avere una società ambiziosa e desiderosa di lottare per qualcosa di più importante rispetto alla permanenza in serie C, aspetto che secondo la stragrande maggioranza dei tifosi, è possibile solo se al comando vi sia gente facoltosa.

Di quanto accaduto nel primo incontro, quello preliminare, ne abbiamo preso atto dalla lettura del verbale pubblicato dalla società amaranto a conclusione del confronto, quindi disponibilità a trattare, nessuna richiesta ufficiale, nessuna proposta da parte degli emissari.

Anche se, come spesso accade, nonostante firme congiunte a sottoscrivere, le voci dei soliti ben informati sono comunque successivamente arrivate, come quella riguardante una richiesta avanzata dal presidente Praticò e ritenuta fuori mercato (smentita secca da parte della P&P).

Altre voci, nonostante la riservatezza mantenuta dagli emissari, parlano di gruppo estero per l’acquisizione della società, ma con referenti reggini già conosciuti nel mondo del calcio.

Altre ancora di una richiesta di incontro da parte dei due avvocati alla società, già a partire dai primi giorni della prossima settimana per dare un vero e proprio avvio alla trattativa. E’ doveroso precisare che oggi l’eventuale apertura di qualunque discorso, andrebbe a riguardare la cessione delle quote di maggioranza e quindi della P&P e non dell’intera società URBS Reggina, quello sarebbe un passaggio successivo, eventualmente.

Voci vere? Voci false? Metà vere e metà false? Sarà il tempo a dircelo e non dovrebbe passarne ancora molto. Ma non è da escludere che dopo la disponibilità al dialogo e la cordialità tra le parti, adesso si passi alle mosse tattiche, quindi strategia d’attesa. Ci sarà prima la richiesta o la proposta? Vedremo chi farà la prima mossa.