Taibi: ‘Gli obiettivi, il mio rimpianto, poi Sforzini, Bianchi, A. Viola, la Curva…’

Sempre disponibile, sempre molto loquace Massimo T

Ristobottega

Sempre disponibile, sempre molto loquace Massimo Taibi quando deve parla di mercato, Reggina, obiettivi. Lo ha fatto a Tutti figli di Pianca, trattando tantissimi argomenti:

“Che si parli di ciliegina significa che la torta è già fatta. Non è detto che si tratti di una punta centrale, potrebbe essere anche un esterno, ma se dovessimo fermarci sarei comunque contento. Credo però che qualcosa si farà da qui sino alla fine del mercato.

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Chi può determinare il risultato sono proprio le ali. Sciamanna nasce come attaccante esterno ma la sua carriera ha preso un’altra piega quando è stato accentrato, senza problemi fisici potrebbe essere un giocatore interessante.

Ho sentito Alessio Viola, gli ho detto che da lui voglio 10 gol, ha detto che non si accontenta, ha qualità eccelse. Cevoli è soddisfatto per quanto fatto con un budget inferiore rispetto a quello della passata stagione.

Sforzini inizialmente aveva dato la sua disponibilità, poi ha preferito un altro percorso, vuole fare il corso i allenatore a Coverciano. A 34 anni se non hai il fuoco dentro non puoi venire alla Reggina. Il più grande rimpianto non avere portato Baclet.

Con Rolando Bianchi ci siamo incontrati diverse volte, ma non abbiamo mai discusso di aspetto economico. Lui aveva molte perplessità sul dover scendere di categoria e mi ha garantito che non avrebbe trattato con nessun club di serie C. Non se la sente di fare questa esperienza.

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Mezavilla è un grande professionista che fa gruppo e si è messo subito a disposizione. Ho parlato con Adriano, se dovesse arrivare una offerta vantaggiosa per lui lo lasceremo andare, ad oggi potrebbe essere un valore aggiunto.

Vogliamo raggiungere i play off, mi piace ascoltare le interviste dei miei ragazzi e vedere quell’energia positiva, ci credono anche loro, se non ci arriviamo vuol dire che non si è fatto bene.

In queste settimane ho avuto molto da fare. Vorrei incontrare i ragazzi della Sud vecchi e nuovi. Sono a Reggio perché ho la coscienza a posto e sono un uomo vero. Vorrei vedere il calore di un tempo della Curva”.

Riguardo Baclet, aggiungiamo noi, quello che il Ds chiama rimpianto in realtà è un obiettivo che ancora non ha mollato.