Taibi a 360º: "Praticò, merce rara nel calcio. Ritiro? In sede, ma serve un aiuto del Sindaco..."

Una lunga chiacchierata, condita da succulenti par

Una lunga chiacchierata, condita da succulenti particolari di mercato, al termine di una settimana lunga ed intensa. Massimo Taibi s’è concesso ai nostri microfoni, dando nuovi aggiornamenti sulla Reggina che verrà: “Sto lavorando molto, ogni giorno ci sono tanti incontri, tante telefonate” spiega il Direttore Sportivo, effettivamente e comprensibilmente difficile da raggiungere negli ultimi giorni. “L’obiettivo è costruire la miglior squadra possibile e gli ingressi di Salandria e Navas, per cui attendiamo solo le firme sui rispettivi contratti, ne sono la dimostrazione”.

La strategia del DS nella costruzione della rosa 2018/2019 è stata fin qui chiara: “Ho scelto di iniziare dal centrocampo seguendo la mia personale inclinazione a considerare la mediana fulcro assoluto del gioco. Abbiamo preso due nuovi giocatori e rinnovato Marino, senza tenere in conto Mezavilla. È importante partire da qui, perchè è sul centrocampo che si basano poi impostazione difensiva e offensiva di una squadra. Sento spesso, comunque”  aggiunge “il nostro mister, ci confrontiamo sui giocatori che vogliamo portare a Reggio”

Serietà e competenza. Questa l’idea che dá di se stesso, Massimo Taibi. Che, con calma, chiarisce con fermezza i diktat per la “sua” Reggina: “Speriamo di portare giocatori che capiscano il valore di questa maglia. In verità devo ammettere che, in Serie C, il nome Reggina è assai rispettato ed ambito fra calciatori, agenti ed addetti ai lavori. Obiettivi non intendo pormene. Non mi piace, credo che sia deleterio ad ogni livello”. Una pausa, una riflessione ed un’aggiunta: “Dico solamente che vogliamo riavvicinare la gente al Granillo ed a questi colori, portare allo stadio quanti più tifosi possibile. Fin dal ritiro, che credo verrà svolto in sede, confidando anche nell’aiuto del Sindaco, dovrà instaurarsi un forte rapporto fra città e squadra, magari ci alleneremo anche in spiaggia per far sì che questo accada. Non ci saranno mai, sotto il mio mandato, sedute a porte chiuse: chiunque deve avere la possibilità di venire a vederci. Certamente, lavoreremo per migliorarci. Chiaro che, essendoci salvati nel 2017-2018, lo step successivo è noto a tutti…”.

Chiosa finale dedicata alla famiglia Praticò: “Sono due persone di una rarità estrema nel calcio moderno. È facile presentarsi con brillanti proclami e regalare false speranze alla gente. Salvo poi andare incontro a clamorosi flop. Oggi sbagliare una stagione costa tantissimo: basti pensare a quanto successo a Modena e Vicenza. Vedo molta razionalità e molta serietà: queste sono le condizioni di lavoro ideali”.

M.O.