Solidarietà e sinergia per la Nuvola di Camerino

di Federica Campolo - È stato inaugurato martedì

di Federica Campolo – È stato inaugurato martedì 5 giugno, in ricorrenza della XXI Giornata nazionale dei Beni Ecclesiastici, il cantiere di restauro del progetto Arte salvata dopo il terremoto:un restauro per Camerino, iniziativa promossa per il recupero del patrimonio storico-artistico delle regioni colpite dal sisma del 2016.

Si tratta di una macchina processionale (detta Nuvola) della Madonna del Santuario di Santa Maria in Via di Camerino, pregiato manufatto settecentesco individuato dalla ricognizione di Sante Guido, cui da subito si è unita la collaborazione di Giuseppe Mantella.

La proposta di intervenire a sostegno del patrimonio culturale ferito dal sisma ha da subito intercettato la sensibilità del Museo diocesano Mons. A. Sorrentino di Reggio Calabria e il volontario contributo di Guido e Mantella è stato accolto dalla direttrice dott.ssa Lucia Lojacono con entusiasmo ed un condiviso spirito di collaborazione.

«Si tratta di un gesto di solidarietà concreta» ha dichiarato la Lojacono, mettendo in luce la fitta rete sinergica attivatasi attorno alla proposta di restauro.

L’iniziativa, patrocinata dall’Arcidiocesi  di Camerino – San Severino Marche, dal Ministero dei Beni culturali e del Turismo, della Regione Calabria, della Città Metropolitana, dei Comuni di Reggio Calabria e Camerino, dall’Ufficio nazionale Beni Ecclesiastici (CEI) e dall’Associazione musei ecclesiastici italiani (AMEI),  verrà inoltre affiancata da un articolato programma di eventi promossi da enti e associazioni che vorranno sostenere il cantiere di restauro che resterà aperto e visitabile dalla cittadinanza; sponsor del progetto sono l’Associazione nazionale comuni italiani, la Fondazione nazionale delle comunicazioni e il Rotary Club Reggio Calabria Distretto 2100. «Questa iniziativa ci ricorda quanto sia importante la sinergia interistituzionale- ha affermato il sindaco Giuseppe Falcomatà– ancor di più quando questa scelta va ad esprimere solidarietà concreta alle popolazioni del centro Italia».

Un restauro per Camerino non rappresenta unicamente un intervento a tutela del patrimonio culturale danneggiato dal sisma ma si configura come un atto simbolico attraverso cui la città di Reggio Calabria esprime la propria vicinanza alla comunità di Camerino colpita dal terremoto.

«La Calabria è terra di Sisma- ha commentato Giuseppe Mantella– ed era necessario che rispondesse a questo appello e a questo dolore». Numerose le autorità presenti: dal sindaco Falcomatà al Vescovo Mons. Fiorini Morosini e ancora l’Assessore alla Valorizzazione del patrimonio culturale Irene Calabrò, il funzionario della Soprintendenza ABAP di Reggio Calabria Daniela Vinci, il Direttore Segretariato Regionale Beni culturali e paesaggistici della Calabria Salvatore Patamia, il delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria Filippo Quartuccio, il direttore Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Don Demetrio Sarica.

«Si cresce donando», ha commentato Mons. Fiorini Morosini, in riferimento alla gratuita disponibilità offerta dall’intervento di Mantella e Guido. «Quando diamo, accumuliamo quello che serve a noi stessi» ha concluso il Vescovo sottolineando, ancora una volta, l’importanza del circolo virtuoso innescato da un intervento di recupero che si traduce in un’azione solidale a sostegno dei centri colpiti dal sisma e a tutela del patrimonio artistico fondamentale per la Chiesa e centrale nelle pratiche devozionali dei fedeli.

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