Si trova in Calabria la "Città dei murales"

Lo chiamano "Il paese dei nasi all'insù", i suoi

Lo chiamano “Il paese dei nasi all’insù“, i suoi edifici sono infatti ricoperti da oltre 300 murales. Una galleria a cielo aperto che costringe passanti, cittadini e turisti a fermarsi per osservare le opere che campeggiano sui muri.

Si tratta di Diamante, piccolo borgo calabrese affacciato sul mare, considerato uno dei centri più belli d’Italia proprio per le opere che ne colorano le strade. Una tradizione inaugurata nel 1981, grazie all’idea del pittore Nani Razzetti e che da due anni si rinnova grazie all’impegno di un giovane artista locale Antonino Perrotta, ideatore del festival OSA, Operazione Street Art.

Diamante è divenuta ormai famosa grazie anche al lavoro ed all’impegno di artisti provenienti da tutto il mondo, tanto che il borgo calabrese è conosciuto oggi come “La città dei murales”.

Sarà proprio in questa location unica che avrà luogo, dal 10 al 15 settembre, il festival OSA. Le strade dell’antico borgo ospiteranno alcuni degli artisti più noti e interessanti del settore, chiamati a lasciare il proprio segno su facciate ed edifici.

“Ogni artista avrà la possibilità di realizzare un’opera trattando attraverso il proprio linguaggio”, ha dichiarato Perrotta, “una tematica contemporanea, contro ogni pregiudizio e stereotipo che destabilizzano la nostra società”. Un’anticipazione del festival è già stata affidata al napoletano Ozon che ha scelto di concentrarsi sul tema dei migranti. Accanto al suo murale, ci saranno le opere dei romani Diamond e Solo degli spagnoli Sfhir, Man O ‘Matic, TMX, Toni Espinar, Ele Man. E degli altri italiani Riccardo Buonafede, Stefania Marchetti e Alessandro Rizzotti.

Un festival di arte urbana che, per la sua seconda edizione, ha scelto il tema “i diritti umani” per sensibilizzare il pubblico contro le discriminazioni .