Sergio Campolo: 'La Reggina, la mia vita. Si può rinascere unendo le forze'

di Michele Favano - Volge verso la sua conclusione

di Michele Favano – Volge verso la sua conclusione la manifestazione “Storia Amaranto” ideata dall’attuale gestore del centro sportivo S. Agata Antonio Girella. Serata interessante quella che ha visto il coinvolgimento di alcuni dei calciatori che hanno fatto parte della storia della Reggina come Massimo Taibi, Ciccio Marino, Tonino Martino, Ivan Castglia e ovviamente il reggino Sergio Campolo, cresciuto nel settore giovanile amaranto, alla sua prima esperienza nella stagione in cui è nata la Reggina 1986: “Quando si parla di storia della Reggina e quindi della città, degli ultras, si tocca l’anima di tutti. Ben vengano queste manifestazioni perchè la Reggina ha una sua storia importante e ricordarlo non fa mai male, magari con la speranza un giorno di tornare a riviverla. Chiaro che per farlo ci vogliono una serie di componenti come la programmazione, le competenze, le risorse, ma questa città bellissima quanto sfortunata, deve avere la forza, attraverso le persone adatte, di sedersi attorno ad un tavolo e fare gruppo.

Imprenditori, manager, addetti ai lavori quindi anche l’attuale gestore del centro sportivo S. Agata, visto che di questi tempi sento parlare anche di due Reggina, e far prevalere il buon senso unendo tutte le forze.

In questa bellissima storia della Reggina, non dimentichiamo che ci sono stati momenti di grandissima difficoltà. E’ stata ricordata la cessione del sottoscritto insieme a Di Sole e Tedesco come salvataggio di una situazione che stava precipitando, ma io aggiungo anche quelle di Massimo Orlando alla Juventus, Ciccio Cozza al Milan, senza dimenticare le grandi operazioni successive, ma quelle quando ormai la Reggina era lanciatissima e presente nei grandi palcoscenici.

Niente, però, può prescindere dal settore giovanile, tutto deve partire da li. Quella soprattutto oggi è la base di qualunque attività, Villa e Carrozza ne sono stati un esempio, ma da quello che ho visto anche in questa stagione si era iniziato a lavorare bene. Una società come la Reggina non può fare un percorso diverso se non con una programmazione solida e seria del settore giovanile”.

francesco marino regginaauspici e polimeni chisti simu reggin