"Se scambio cambio": solidarietà e cultura al Museo Diocesano

di Federica Campolo - Il Museo Diocesano di Reggi

di Federica Campolo – Il Museo Diocesano di Reggio Calabria, da sempre a sostegno di iniziative culturali che favoriscono il dialogo e il confronto, ha accolto, nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 ottobre, i numerosi visitatori che hanno preso parte all’iniziativa nazionale “Se scambio Cambio”,  promossa annualmente dall’AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani) e giunta quest’anno alla sua quinta edizione. L’eloquenza dello Slogan “Se scambio cambio” evidenzia da subito le finalità del progetto: così ha infatti spiegato la direttrice Lucia Lojacono ai microfoni di City Now. «Ciascun museo può declinare questo slogan come ritiene: scambi di opere con altre realtà, scambi di pensieri, proposte.

Tutto questo è un modo per attivare delle relazioni con l’altro, con realtà diverse del tessuto sociale». L’iniziativa infatti, fondata sulla logica dello scambio, si fa promotrice di opere di solidarietà  che, unitamente ai valori educativi promossi dal museo, realizza una formula di alto profilo culturale.

«Quest’anno abbiamo pensato di offrire l’ingresso e la visita al museo in cambio di beni o di offerte- continua la Lojacono-  che l”Emporio della Solidarietà” devolverà ai più bisognosi».  Le attività di beneficienza promosse dall’Associazione “Emporio Genezareth ” mirano infatti a supportare le famiglie in difficoltà, non solo mediante un sostentamento materiale, ma anche attraverso percorsi che promuovano l’assistenza individuale.

«Generalmente si parla di Caritas diocesana- afferma la direttrice- ma la Caritas si articola in vario modo.”Emporio della solidarietà- Riparo Cannavò” è una di queste importanti preziose realtà cittadine che, avendo creato una rete di solidarietà, garantisce il buon funzionamento delle attività di volontariato».

Un’iniziativa dunque capace di avere delle ricadute positive a livello cittadino, mediante l’attuazione di un circolo virtuoso tra promotori e partecipanti: la libera offerta di un bene di prima necessità in cambio di un ingresso al museo ha offerto ai cittadini aderenti la possibilità di compiere un atto di solidarietà e al tempo stesso l’opportunità di conoscere i preziosi tesori custoditi all’interno delle sale. Come evidenziato da Lucia Lojacono, l’obiettivo della proposta è anche di matrice culturale: promuovere i servizi del Museo diocesano, quale  luogo di conservazione e valorizzazione dello straordinario patrimonio ecclesiastico,  ed estendere la rete di cooperazione tra le diverse realtà cittadine è fondamentale per costruire dei ponti mediante nuove forme d’interazione.

«L’augurio- auspica la Lojacono- è che questa proposta di “scambio” possa essere occasione di dialogo e confronto da cui far scaturire progetti futuri, che camminino sulle gambe di buone relazioni umane».

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