Sabato Cinema - Visages Villages: amore a prima Insta

di Enzo Bollan


di Enzo Bollani – Una delle rivelazioni più a lento rilascio della Storia del Cinema, un caso, in tutto e per tutto: Visages Villages.
Agnes Varda, regista e monumento nazionale vivente, in Francia, parte per un lungo viaggio con JR, artista nato su Instagram e divenuto simbolo della rivoluzione digitale.
I Due si incontrano, e girano la Francia, da Le Havre ai luoghi più nascosti; dalle fattorie più sperdute ai borghi rimasti ai margini del turismo di massa.

Con un furgone di Trent’anni fa, travestito da Polaroid, secondo la grafica che ha reso famosa l’app Instagram in tutto il Mondo, girano e stampano, in tempo pressoché reale, i volti di tutte le persone e i simboli viventi di ogni luogo toccato dal loro tour, riproducendone l’immagine in grande formato e ricoprendo le facciate delle case, i contaniner nei porti, i muri di cinta e persino i treni.
Con i ritratti delle persone che, via via, decidono di intervistare, nasce un quadro esteso, effimero quanto profondo.

Un documentario che, meglio di qualsiasi studio o indagine di mercato, riesce a indagare e a scavare nell’intimo delle persone, rilevandone le debolezze, le caratteristiche più evidenti e le potenzialità più nascoste.
Un documentario che riporta Agnes Varda alla ribalta, svelando molti dettagli rimasti sconosciuti per decenni, e con un finale molto curioso, alla ricerca di Godard.

Straordinaria la scena in cui, Agnes Varda e JR, girano per un Louvre chiuso, deserto, a Parigi.
Un documentario che suona riduttivo chiamare soltanto documentario, vista la quantità di elementi sociologici, la ricchezza del racconto, l’apertura del viaggio e la continua scoperta che pone davanti allo spettatore, che non può non esserne emotivamente coinvolto, nonostante le apparenze.

Oggi, questa avventura, sta proseguendo negli Stati Uniti, con un progetto dal titolo analogo: Faces and Places.

Per scoprirla, collegatevi al profilo Instagram di JR.
No, non è quello di Dallas.