Royal Team Lamezia, seconda vittoria ma quanta fatica - FOTO

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Vittoria che vale doppio quella della Royal che, davanti a circa un migliaio di spettatori che hanno spinto la squadra alla vittoria, conduce a proprio piacimento nel primo tempo chiudendo avanti per 4-2. Ma nella parte finale del match rimette tutto in discussione, calando in intensità e rischiando di vedersi agganciare se non fosse per la solita lucidità del portiere Ceravolo e per un tiro libero dell’ottima Moraca che va a stamparsi sul palo. Mai abbassare la guardia, lo aveva detto proprio alla vigilia Ceravolo e ribadito mister Ragona a fine gara, anche perché la matricola campana, plauso dovuto, vien fuori alla distanza, anche fisicamente e mette paura alle lametine.

PRIMO TEMPO. Ritorna disponibile Mirafiore (tra le migliori) e Ragona la getta subito nelle 5 titolari con Ceravolo, Fragola, Primavera e Losurdo. E che non sarà una passeggiata ci pensa subito una traversa colpita dalle ospiti con De Vita, tiro leggermente deviato da Fragola. Risponde Losurdo di poco a lato, e ancora De Vita obbliga Ceravolo alla parata. Al 4’ Losurdo non vede libera sulla sinistra Primavera, ed il suo tiro è deviato vicino al palo da un difensore. Ma è il preludio al vantaggio: tiro di Primavera in area, rimpallo che smarca Mirafiore che di sinistro fa 1-0. Passano pochi secondi e Ceravolo inizia il suo show respingendo coi piedi un tiro di Moraca.

Fase di stanca e al 9’ circa ecco il raddoppio Royal: Primavera si inventa un diagonale da quasi metà campo e Russo è sorpresa con palla all’angolino. Non passa neanche un minuto e stavolta è Losurdo che, quasi dalla stessa distanza, fa tris con tiro all’incrocio. 3-0. Royal determinata e gara in discesa. Ci provano Moraca, diagonale out e Vecchione, due volte respinge Corrao davanti a Ceravolo. E arriva il poker, lo firma Linza da vera opportunista approfittando delle difesa ospite in bambola.

Da qui in avanti la Royal sembra mollare la presa, e così prima Vecchione (su palla persa dalla Royal in ripartenza) e poi Aresu (che ribadisce in gol dopo aver colpito la traversa) accorciano le distanza 4-2. In mezzo anche un’altra parata di Ceravolo su Di Deo e un fendente di Losurdo allo scadere, deviato da Russo.

SECONDO TEMPO. Nella ripresa Ragona schiera lo stesso quintetto iniziale. Dopo un botta e risposta Primavera-Vecchione, Losurdo fa 5-2: il bomber (5 gol in due gare) se ne va sulla destra e fa partire un diagonale che fulmina Russo. Momendo di grazia per l’attaccante della Royal che poco dopo da due passi colpisce il palo prima e poco dopo tira in bocca a Russo sempre da ottima posizione. Quindi due grandi interventi di Ceravolo e sempre du De Vita, con in mezzo un pallonetto a lato di Fragola. Esce Losurdo rimasta contuso vicino l’occhio e la Royal perde smalto. Afragola si fa sotto e segna con Moraca, dopo una prima parata di Ceravolo. 5-3. Il portiere lametino si supera poco dopo sempre su Moraca per ben due volte. Al terzo tentativo però capitola, dopo che Moraca lascia sul posto Leone. 5-4. Il pathos aumenta. La frenesia, troppa, in casa Royal pure. Primavera non tira da ottima posizione, lo fa Vecchione, ma a lato. E così una mano di Losurdo provoca il 6° fallo e Moraca batte il tiro libero. Palla sul palo e sospiro di sollievo. Ma l’adrenalina resta alta fino alla fine. Russo para su Losurdo da due passi. Ed ancora meglio fa Ceravolo per la Royal su Vecchione e Aresu. Fine. Molti tifosi lametini riprendono animo e colore.

RAGONA. “Inizio con i complimenti alle avversarie, di cui avevo timore ma – spiega mister Ragona della Royal – non potevo trasmetterlo alla mia squadra se non caricarle dicendo di avere rispetto. Sapevo che era forte, un mix di gioventù ed esperienza. Noi abbiamo migliorato rispetto a Cosenza, ma soffriamo di  amnesia. E quando perdiamo le nostre prerogative di pressione alta, subendo l’avversario che ci attacca invece di fare quel che prepariamo in allenamento caliamo un po’ troppo, magari avendo timore. Ciò che è accaduto nella ripresa, tuttavia , si arriva in alto anche con queste partite e comunque i passi avanti ci sono stati. E’ indubbio che dobbiamo lavorare tanto, sia sulla testa che sulla tecnica. Frenesia? Non ho mai visto squadre perfette dall’inizio alla fine. Ora col nostro turno di riposo abbiamo 15 giorni per ridare smalto anche atletico alle ragazze. Una cosa debbo sottolinearla: al nostro debutto stagionale in casa ho visto un pubblico eccezionale – conclude Ragona – davvero da Serie A”.