A Riccione l'Aquafan inaugura il Black Hole

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Una ragazza, rincasando, trova uno strano invito che qualcuno ha fatto scivolare sotto la porta. Non conosceremo mai il contenuto ma ne percepiamo l’impatto. Non appena la protagonista apre la busta, un vortice nero come la notte si spalanca all’improvviso, inghiottendo la ragazza e segnandola per sempre. L’ultima sequenza è un close-up sui suoi occhi, ora diventati di un nero assoluto. Il terrore le ha lasciato un marchio indelebile.

E’ il primo teaser del Black Hole, lo scivolo di Aquafan, dal 10 giugno novità 2017 del parco riccionese. Un promo in puro stile Aquafan, che da sempre sceglie di posizionarsi non in base al suo hardware – gli scivoli – per concentrarsi sul software, cioè sensazioni, esperienza, emozioni.

Il “promo” ha totalizzato oltre 100.000 visualizzazioni in pochissimo tempo. L’intera campagna del parco riccionese, alla sua trentunesima stagione ma all’avanguardia per la sua capacità di intercettare tendenze e anticipare mode, si basa sulla paura del buio e, metaforicamente, sulle paure generazionali del suo target di 16-34enni.

La comunicazione non si esaurisce nell’amplificazione di un disagio ma si spinge oltre, alla ricerca della chiave di volta che caratterizza la capacità di reagire ed elaborare del target.

Il secondo video del Black Hole presenta un’ambientazione meno dark nei toni ma un livello di tensione più alto. Un ventenne, apparentemente terrorizzato, si rifugia nell’armadietto di una palestra, cronometro alla mano, nel buio totale. Cosa sta sfidando? Lo spogliatoio improvvisamente si anima e una chiassosa giovane squadra di calcio rientra per l’intervallo, concitato allenatore al seguito. Tempo scaduto, il giovane esce dall’armadietto e la squadra lo celebra: ha sfidato la paura, ha vinto grazie al gruppo.

Un terzo video declinato per il target kids, ha per protagonisti dei bimbi e la paura non fa paura perché diventa un gioco. Il quarto video verrà pubblicato dopo l’inaugurazione.

Come tutte le campagne di Aquafan, anche questa è autoprodotta dal marketing del Polo Adriatico di Costa Edutainment, il responsabile è Andrea Drudi, con Pier Pierucci, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Edita di Rimini e l’agenzia video Neo Production. I dati e le analisi quantitative sono stati raccolti dall’agenzia Sygma di Pesaro.

A monte c’è lo studio che ha motivato l’investimento di un milione di Euro da parte di Costa Edutainment sulla nuova attrazione: uno studio che incrocia dati dei focus group con analisi quantitative effettuate con indagini a campione, alle quali il Gruppo ha voluto affiancare una valutazione di carattere percettivo, attraverso il lavoro del Laboratorio delle Percezioni di Aquafan, una piattaforma che studia e “percepisce” esigenze e desideri del target.

Concepita per essere virale e condivisa su social e new media, basata su word-of-mouth e identificazione, la campagna per il Black Hole appare coerente in tutti i supporti della comunicazione 2017 del parco, anche in quella cartacea e visual.  Una coerenza che mostra già i suoi primi frutti. Sfruttando le possibilità di alterare e modificare il proprio look con add-on simili a quelli che si trovano su Snapchat e numerose app scaricabili, i teenager hanno cominciato a diffondere selfie modificando gli occhi come l’immagine 2017 di Aquafan. Occhi neri come il buio, neri come il Black Hole.