Reggio, promossa la quarta giornata di prevenzione per l'osteoporosi

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Quando si parla di salute certamente si tocca un argomento di interesse globale non solo perché il termine abbraccia numerosissimi rami della medicina ma anche perché con esso si indica uno stato di benessere psico-fisico verso il quale tutti aneliamo.

Negli ultimi secoli, grazie agli avanzamenti nella chimica e nelle tecniche ed attrezzature dei laboratori, alla maggior cura dell’alimentazione e dell’igiene pubblica e privata, il tasso di mortalità delle varie malattie è diminuito notevolmente e, di conseguenza, è aumentata l’aspettativa di vita. Ma come ormai tutti sanno, molto dipende dalla prevenzione che rappresenta il futuro della medicina; un futuro in cui il medico non dovrà prescrivere solo la terapia ma sarà chiamato, principalmente, a motivare i suoi pazienti ad avere cura del proprio corpo prevenendo le malattie che continuano ad aumentare e mutare.

“Prevenzione” è il mantra del Dott. Domenico Tromba, reggino doc, specialista endocrinologo Asp, membro del Cda dell’Università di Messina e consigliere dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria. Il noto endocrinologo ha promosso la quarta giornata di prevenzione per l’osteoporosi in città.

Età, fattori genetici, menopausa precoce, appartenenza alla razza bianca o asiatica, celiachia, malattie renali, scarso apporto di calcio e vitamina D, ma anche sedentarietà, magrezza eccessiva, cure prolungate con farmaci cortisonici, malattie autoimmuni, patologie tiroidee e obesità rappresentano tutti fattori di rischio per la fragilità ossea causata da osteoporosi. Alla luce di ciò, lo specialista reggino ha pensato di organizzare la quarta giornata di prevenzione presso lo studio San Domenico.

L’iniziativa ha avuto un grande successo con numerosissimi partecipanti (oltre 50), replicando la buona riuscita delle precedenti giornate, tanto che il dott. Tromba ha assicurato che promuoverà, vista la richiesta, altre giornate di prevenzione in riferimento a questa patologia. I pazienti sono stati visitati e sottoposti, gratuitamente, alla Moc; un esame che serve a valutare la quantità di minerali, in particolare del calcio, presenti nelle ossa. La densitometria ossea si può eseguire in tutte le fasce d’età, sia negli adulti che negli anziani, ma anche nei bambini poiché, spesso, processi osteoporotici possono manifestarsi a partire dall’età infantile.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, i farmaci e le terapie messe a disposizione dalla medicina non sono gli unici strumenti a disposizione per raggiungere lo stato di benessere generale. Un’arma fondamentale è data proprio dalla prevenzione che significa adottare strategie per evitare la comparsa di una malattia o a limitarne la gravità ed il peggioramento. E l’osteoporosi è una malattia che, in molti casi, si può prevenire ed un ruolo importante, in quest’ottica, ci viene dall’informazione. E’ necessario, infatti, parlare a tutti visto che tutti siamo potenzialmente a rischio.

“Con l’aumentare dell’età, ed in concomitanza con alcuni eventi specifici, come gravidanza e menopausa – spiega il dott. Domenico Tromba, da tempo impegnato a sostegno della prevenzione – si può correre il rischio di un’eccessiva diminuzione dei sali di calcio contenuti nelle ossa con conseguente aumento della loro fragilità e possibili fratture a seguito anche di piccoli traumi o persino durante le normali attività quotidiane”.

“Ecco – aggiunge lo specialista reggino nonché coordinatore provinciale dell’osservatorio epidemiologico con sede presso l’Unical – il motivo per cui è necessario far conoscere i fattori che possono portare all’osteoporosi ed eseguire esami che ci diano indicazioni sul grado di osteopatia. Allo stesso tempo è importante divulgare le possibili misure atte a prevenire tale patologia”.

“La fragilità ossea – prosegue lo specialista – colpisce una donna su 4 dopo i 40 anni e nel mondo causa 25.000 fratture al giorno e 9 milioni l’anno. Le statistiche dicono che in tutto l’Occidente, la dieta dei giovani e giovanissimi è, molto spesso, troppo povera di calcio e vitamina D. La vera prevenzione dell’osteoporosi deve iniziare fin da giovanissimi, sia nella donna che nell’uomo, non essendo questa una malattia di genere. Basti pensare che negli Stati Uniti sono circa 5 milioni gli uomini affetti da osteoporosi e che questa colpisce il 33% delle donne e il 20% degli uomini dopo i 60 anni. Da qui l’importanza della prevenzione. Inoltre, anche nella tradizione della medicina islamica, l’obiettivo principale è la prevenzione delle malattie e l’allontanamento del dolore. Poi, sempre secondo la medicina islamica, la prevenzione libera l’uomo dal dubbio, dalla dipendenza, dagli altri e lo aiuta positivamente a dare un significato alla vita ed a vincere le emozioni negative che sono responsabili di molte malattie. In Italia, peraltro, l’osteoporosi riguarda il 25% delle donne over 40 e il 17% degli uomini di età superiore ai cinquant’anni”.

“Per iniziare a parlare di prevenzione – conclude il dott. Domenico Tromba – serve un corretto stile di vita, una dieta equilibrata, fare attività fisica, limitare il consumo di alcolici, non fumare ma soprattutto conoscere. La conoscenza sta alla base della vita e della prevenzione e, quindi, del benessere del nostro corpo”.

Domenico Tromba