Reggio, meglio tardi che mai. Ancora spento l'albero di Natale della città

di Vincenzo Comi - "È proprio Natale, ma manca a

di Vincenzo Comi – “È proprio Natale, ma manca ancora l’albero…lo accendiamo insieme mercoledì alle 18 in Piazza Duomo“. Recita così il post apparso sulla pagina del Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà nella tarda serata (ore 20:46) di lunedì 10 dicembre.

Nonostante il notevole ritardo rispetto all’illuminazione di tutti gli altri ‘abeti’ d’Italia (e del mondo), prevista come da tradizione il giorno dell’Immacolata, i reggini hanno comunque atteso fiduciosi, con qualche lamentela, il pomeriggio di oggi per poter osservare con i propri occhi l’avvio ufficiale del Natale in città.

L’accensione dell’albero (qualsiasi città essa sia) rappresenta un gesto importante per l’intera comunità e seppur simbolico, testimonia e segna un’eventuale rinascita che porta con sé sogni e speranze. Succede però che “per motivi tecnici di sicurezza, dovuti alle cattive condizioni meteo, la cerimonia di accensione dell’albero di Natale in piazza Duomo (questa la breve nota di Palazzo San Giorgio) viene rinviata a venerdì 14 dicembre alle ore 18.30″.

Ancora? Ma non siamo già in ‘leggero’ ritardo?

In questi giorni migliaia di reggini hanno manifestato il proprio apprezzamento per la magica atmosfera creata in città grazie alle illuminazioni dei palazzi istituzionali e agli addobbi di piazza Camagna, piazza Italia e piazza De Nava (realizzati attraverso un contributo di 118 mila euro della Città Metropolitana). Anche gli allestimenti natalizi realizzati dal Comitato Corso Sud hanno attratto positivamente i reggini. Nessuno però si sarebbe aspettato un simile ritardo in quello che, per tutti, rappresenta il tassello più importante, l’accensione dell’albero della città.

Discorso a parte andrebbe fatto invece per alcune periferie della città, in cui l’improvvisazione e la superficialità dilagano nei pochi e miseri addobbi natalizi. In una Reggio (centro) ricca di luci, colori e magia natalizia, rimane il grosse ‘neo’ di un albero bello di giorno e buio di notte.

I reggini sono costretti a tenere ancora per qualche altro giorno l’amaro in bocca, magari rosicando un pò per tutte le altre città italiane, vicine e lontane dalla nostra, che godono della luce e della speranza del proprio albero di Natale.

L’attesa adesso diventa ancora più lunga ed intensa, ma come dice il detto, meglio tardi che mai…!