'Reggio chiama Rio', grande successo il concerto di Maria Gadù

In migliaia hanno gremito l’Arena dello Strett

In migliaia hanno gremito l’Arena dello Stretto e gli affacci del lungomare Falcomatà di Reggio Calabria per uno dei tre concerti italiani di Maria Gadù, terza serata di “Reggio chiama Rio – Fatti di Musica Brasil”, la sezione internazionale 2017 di “Fatti di Musica”, il Festival del miglior live d’autore ideato e diretto da Ruggero Pegna, progetto realizzato in partnership con Alziamo il Sipario, la kermesse di eventi musicali e culturali dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria.

Nel numerosissimo pubblico, anche colorate comitive di brasiliani arrivati da tutto il Sud, che si sono dati appuntamento a Reggio per seguire l’evento, attrezzati perfino con bandiere del proprio Paese e delle città di origine o provenienza.

Maria Gadù, nuova stella del firmamento musicale brasiliano e internazionale, che con il singolo “Shimbalaie” ha scalato le classifiche di tutto il mondo, prima in quella italiana per ben cinque settimane, ha incantato con una voce possente e nuove sonorità carioca raffinate e piene di energia. Bravissimi i musicisti della sua band: Felipe Gustavo Roseno Goncalves, batteria, l’italo-brasiliano Federico Puppi, violoncello, Lancaster Lopes Pinto, basso. La giovane cantautrice e chitarrista di San Paolo, trentuno anni a dicembre, vero nome Mayra Corrêa Aygadoux, ha ricevuto a fine concerto dal promoter Ruggero Pegna e dall’assessore comunale Irene Calabrò il “Riccio d’Argento” del maestro orafo crotonese Gerardo Sacco, il prestigioso riconoscimento che premia i migliori live di “Fatti di Musica Radio Juke Box”, per il suo “Successo Internazionale”. Un gemellaggio tra Calabria e Brasile davvero suggestivo, rafforzato anche da questo premio realizzato dall’orafo crotonese molto noto in Brasile, dove dal maggio al settembre 2011 ha esposto le sue creazioni al Museo Nazionale di Storia di Rio de Janeiro. Per “Reggio chiama Rio” è stata una serata davvero indimenticabile, con un’Arena dello Stretto gremita ed entusiasta fino a bis finali e alla fila fuori dal camerino per foto e autografi. Maria Gadù, gentile e disponibile con tutti, dalla stampa ai fan, durante il concerto ha anche lanciato un appello contro l’omofobia, dedicando al tema uno dei suoi brani. Il concerto è stato magistralmente presentato da Max De Tomassi, conduttore di Brasil su Rai Radio1.

La Gadù, figlia della celebre cantante brasiliana Maysa molto nota negli anni sessanta, nonostante la sua giovane età ha già ottenuto varie nomination ai Latin Grammy Award. Ha iniziato ad incidere all’età di sette anni, suonando presto brani di Adoniran Barbosa, Marisa Monte e Chico Buarque. Nel 2008 si trasferisce a Rio de Janeiro, arrivando subito al successo internazionale, stimata da artisti come Milton Nascimento e Caetano Veloso, con cui ha realizzato un tour e un album dal vivo. Nel 2010 è disco d’oro. Ben sei gli album al suo attivo, da “Maria Gadù” del 2009 all’ultimo “Guela”, candidato ai Grammy.

“Reggio chiama Rio”, dopo l’Omaggio a Jobim di questa sera con Jacques e Paula Morelenbaum feat CelloSambaTrio, proseguirà domani sera con il concerto di Hamilton de Holanda, sempre alle 21.45 e ad ingresso libero all’Arena dello Stretto, per concludersi il 9 agosto con il concerto di Sergio Cammariere.