A Reggio Calabria il congresso internazionale in campo oncologico

Dal 2 al 5 novembre avrà luogo nella città di Re

Dal 2 al 5 novembre avrà luogo nella città di Reggio Calabria un evento congressuale di rilevanza internazionale in campo oncologico.

Prestigiosi delegati con competenze multidisciplinari provenienti dall’Italia e dall’estero si riuniranno per confrontarsi su temi che coinvolgono due grossi capitoli dell’oncologia, ovvero l’inquadramento clinico-diagnostico-terapeutico dei tumori del polmone e l’immunologia oncologica. Questi due campi della medicina insieme allo sviluppo delle strategie di precisione e farmaco-economiche stanno contribuendo alla creazione di una vera e propria autostrada potenzialmente in grado di raggiungere traguardi finora inimmaginabili e soprattutto porre le basi per una nuova era della medicina oncologica.

Si tratta del quarto incontro tra illustri professionisti dell’oncologia traslazionale, che il Dott. Pierpaolo Correale ed il Dr Rocco Giannicola, rispettivamente Direttore e Dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e dal Professor Antonio Giordano del Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine – Center for Biotechnology- Temple University di Philadelphia – USA, hanno promosso, e che quest’anno troverà la sua sede nella nostra città.

Durante i lavori verranno sviluppati concetti di presa in carico del paziente con tumori del Polmone e verranno messi a confronto i risultati di progetti di ricerca sviluppati in diversi campi dell’oncologia pre-clinica e clinica in campo immuno-oncologico. Infine, verrà vagliata concretamente la possibilità di collaborare nello sviluppo di nuovi progetti terapeutici oncologici da realizzare nella nostra regione.

L’evento, sarà realizzato anche grazie alla collaborazione del prof. Sitkovsky della Northeastern University, e dei Prof. Tagliaferri, Tassone e Pirtoli rispettivamente affiliati all’Università di Catanzaro e di Siena e darà il via ad una nuova ondata di fermento culturale in ambito scientifico, capace di essere esso stesso propulsore di nuove prospettive sia sotto l’aspetto terapeutico per l’intera comunità, sia riaprendo la prospettiva di nuove frontiere di ricerca spontanea che verranno di certo messe a punto insieme alla nostra Università di medicina calabrese, a vantaggio del sistema economico istituzionale del nostro territorio.