Reggio Calabria, nuovo chiosco in Via Marina. Nasce 'Blue Morgana'!

La leggenda Fata Morgana e la pesca del pesce spad

La leggenda Fata Morgana e la pesca del pesce spada. Da un lato lo storico racconto che da sempre incanta grandi e piccini e genera fascino e mistero, dall’altro un momento legato alla tradizione del nostro mare.

Nasce da qui l’ispirazione per il nuovo chiosco della Via Marina di Reggio Calabria, ‘Blue Morgana‘.

Tutto nasce da una storia ideata insieme alla mia ragazza Antonella e all’amico Antonio P. – spiega Bruno Monteviso, gestore del nuovo chiosco – Abbiamo voluto dare fin dall’inizio una identità forte al chiosco che per due lunghi anni è stato chiuso. Riapriamo questo locale con una grande energia e voglia di stupire. E’ una struttura strategica per la posizione ed unica per il panorama mozzafiato. Blue Morgana apre con un obiettivo preciso, quello di offrire qualità e stile. Abbiamo progettato insieme all’architetto Francesco Baldessarro un locale ispirato al mare e allo Stretto di Messina. Tutto è legato al nostro mare con i suoi sapori e colori“.

Ogni dettaglio è stato pensato, progettato e realizzato in base alla storia di un pescatore immaginario. Turi, questo il suo nome, è il protagonista dunque di una storia inventata che dà vita a un locale rimasto chiuso per due lunghi anni. Blue Morgana è il nome della sua barca che omaggia la ‘Fata Morgana‘. Una leggenda che anima il nuovo chiosco e rende merito ad una struttura che per sua natura non può che rimanere sempre aperta, almeno per il periodo estivo, offrendo ai reggini e ai tanti turisti momenti indimenticabili tra buon cibo e tramonti memorabili.

Uno spazio minimal incastonato nella cornice suggestiva del Km più bello d’Italia. Blue Morgana nasce da un concept ispirato alla tradizione peschereccia delle nostre coste con l’utilizzo di cromie evocative del mondo marino che identificano i prodotti offerti ed esaltano la percezione dell’ambiente circostante – spiega Francesco Baldessarro – Materiali poveri e linee semplici che si diramano, ripetendosi, dall’elemento centrale “ il bancone” realizzato in legno di abete ( altamente ecologico ed in linea con le esigenze di  ecosostenibilità ), illuminato dalle caratteristiche “lampare” utilizzate per la pesca notturna. Visibile ed immediato, lo spazio, seppur raccolto, è dimensionato in modo razionale al fine di rendere perfettamente complementari funzionalità ed estetica. Questo è Blue Morgana dal mito alla realtà!

Questa sera, a partire dalle ore 19:00, potrete gustare la tipica frittura di pesce di ‘Blue Morgana‘ con i suoi cocktail attentamente selezionati e abbinati ad ogni pietanza. Nello spazio verde adiacente la struttura inoltre Vi aspetta un’importante novità…

Di seguito la storia del pescatore Turi che ha ispirato il locale:

Se non avesse incrociato i suoi occhi profondi probabilmente avrebbe proseguito per la rotta tracciata, e tutto sarebbe andato come previsto! La curiosità di capire quello che gli stava accadendo però lo distoglieva da tutto il resto. La leggenda di Morgana è conosciuta da tutti i pescatori dello Stretto, il fascino della donna che ha ammaliato uomini e Re in tutto il mondo si tramanda da secoli, ma nessuno in fondo ha mai creduto che Morgana si potesse palesare per davvero. Lo pensava anche Turi che, al mattino come al solito, era uscito presto quando fuori era ancora buio e in casa tutti dormivano ancora! Raggiunge con passo spedito la barca e una volta a bordo, tira fuori il fornello e la moka. E’ il suo rito, nel silenzio del mattino, quando tutto ha un valore più intenso, prepara il caffè in attesa che gli altri lo raggiungano. E’ la tradizione che il padre gli ha lasciato in dono, lo fa stare in pace con se stesso. Ecco che arrivano! Esclama Turi vedendo arrivare i compagni dell’equipaggio. Salgono a bordo alla spicciolata, sarà una giornata calda, si sente già nell’aria lo scirocco che sale! Mollati gli ormeggi si prende il largo per essere sul posto di pesca già alle prime luci del giorno. La pesca del pesce spada richiede tempo e pazienza, bisogna partire presto. In barca non si parla molto, tutti si conoscono da anni, basta un gesto o uno sguardo per intendersi! C’è uno strano nervosismo stamattina a bordo, Turi lo legge negli occhi dei compagni. L’aria è un pò pesante e la luce a largo è intensa, un colore carico! Non sono i soliti raggi del mattino, in mezzo al mare pare ci sia una nuvola luminosa. “Turi sta briscendu? Mi pari prestu pi aviri sta luci.” Il più anziano dell’equipaggio Tanu rivolgendosi a Turi si accorge che c’è qualcosa di strano in quel bagliore. Si comincia a sudare, l’acqua si fa più densa e la barca si ferma come se fosse incagliata su un fondo sabbioso. Si dirada quella che sembrava una nuvola e in mezzo allo Stretto sospesa nell’aria appare capovolta l’immagine della città. Da questa parte Reggio, dall’altra Messina! sospese a mezz’aria! In barca quel silenzio presto si trasforma in urla di spavento, alcuni si tuffano in acqua, altri si mettono al riparo sotto le reti, per coprire gli occhi da quella visione. Turi resta a bocca aperta e non riesce a muoversi, resta fisso al timone e non può a distogliere lo sguardo da quella visione. Uno spettacolo meraviglioso, stava capitando per davvero, e stava capitando proprio a lui. Il resto dell’equipaggio che era rimasto a bordo salta in acqua e a grandi bracciate cerca di raggiungere la riva. Turi resta li, resta fermo! Morgana gli si presenta davanti, Turi ancora senza fiato per la grande emozione prova a parlare ma Morgana lo zittisce e lo guarda fisso negli occhi, il pescatore sfacciato non abbassa lo sguardo. Turi ne resta ammaliato, mai visti occhi così! Intorno a lei un’aurea blu la avvolge, non riesce a distogliere lo sguardo e sa già che non potrà più farne a meno. Morgana infastidita sparisce nel nulla, avrebbe voluto punirlo severamente per l’affronto ricevuto, ma non l’ha fatto. Mai nessuno aveva osato tanto, non è permesso ai mortali incrociarne lo sguardo. Turi è stordito, pian piano riprende fiato, il suo battito torna normale, si accorge solo adesso di essere rimasto solo in barca. Recuperate le forze torna in porto, viene accolto dai pescatori che lo aspettano per ascoltare quello che gli era capitato. La storia è già sulla bocca di tutti! Turi nega, dice che non ha visto nulla e che i suoi marinai hanno esagerato, è stata solo una forte luce che riflettendo nell’acqua ha creato quella illusione, niente di più. Nei giorni a seguire Turi non fa altro che pensare a Morgana, è diventata un pensiero a cui non riesce a resistere. Decide di battezzare con il nome “BLUE MORGANA” la sua barca, come omaggio a quella esperienza che ha segnato il suo cammino. Avendola sognata ancora una volta, decide di uscire in mare per cercarla, ha bisogno di rivedere i suoi occhi ancora una volta! Prende il largo da solo e attende, nel silenzio, che qualcosa accada. Passano le ore e il sole cocente picchia sempre più duro. Turi sfinito dall’attesa si addormenta. Dal cielo un potente bagliore scende nel mare e avvolge la barca di Turi. Dalla riva si scorge la “BLUE MORGANA” a mezz’aria, svanisce la forte luce e dopo poco tutto appare normale, ancora una volta. Della BLUE MORGANA e di Turi non è stata mai più trovata traccia, nessuno ne ha più saputo nulla. Un vecchio pescatore, mentre ripara le sue reti, racconta ai turisti che Morgana ha ceduto all’amore di Turi e ha rinunciato a tutto per amore del pescatore. Altri raccontano che Turi è stato condannato da Morgana a solcare lo stretto senza poter più rientrare in porto, per aver osato incrociare i suoi occhi”.

 

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