Reggina, via Basile, nessuna sorpresa. Poi a chi toccherà?

Ha sorpreso probabilmente la tempistica, non la de

Ha sorpreso probabilmente la tempistica, non la decisione. Che tra la Reggina ed il coordinatore dell’area tecnica Salvatore Basile si era ormai ai ferri corti, lo avevamo scritto lo scorso 28 marzo [vedi qui].

Dissidi che si sono trasformati in rapporti insanabili, dopo le note vicende che hanno caratterizzato il match giocato contro la Casertana, le squalifiche successive, pesanti soprattutto per Basile, le scuse del massimo dirigente per comportamenti poco edificanti degli uomini del suo staff ed il contrattacco del dirigente crotonese, non autorizzato, nell’intervista rilasciata al portale TuttoC.

Eppure quell’inizio datato giugno 2017, tutto lasciava pensare, tranne che ad un finale così burrascoso e traumatico. Un rapporto iniziato dopo la decisione di salutare improvvisamente l’ex DG Gabriele Martino, per dare vita ad un nuovo corso.

La Reggina di Mimmo Praticò che aveva deciso di affidarsi ad un comparto tecnico nuovo, con un inaspettato cambio che aveva destato sicuramente delle perplessità per i curriculum che accompagnavano i nuovi arrivati (Maurizi-Basile).

Il lavoro sul campo e l’iniziale buon piazzamento della squadra, non avevano totalmente capovolto le opinioni della gente, ma creato comunque i primi consensi. Svaniti con il trascorrere dei mesi prima con le vicende che hanno riguardato i mancati rinnovi di Porcino e De Francesco, poi con una crisi di gioco e risultati fino alla bufera del 23 dicembre. Sconfitta clamorosa interna contro il Rende, squadra in ritiro alla vigilia di Natale e rivoluzione dell’organico annunciata.

In mezzo il rinnovo parecchio discusso al tecnico Maurizi, per la società segnale forte nei confronti del gruppo di calciatori, per la tifoseria motivo ulteriore di contestazione.

Tra pochi alti e molti bassi si è andati avanti con il distacco della tifoseria sempre più evidenziato dai numeri impietosi delle presenze al Granillo. Segnali che la società, soprattutto negli ultimi periodi ha preso in serissima considerazione, come anche il malumore generale nei confronti di un comparto tecnico che ha fortemente deluso le aspettative.

Tutti si era convinti di una separazione tra la società ed il coordinatore dell’area tecnica alla fine di questo campionato, il massimo dirigente, per esigenze che probabilmente ci verranno spiegate in seguito, ha ritenuto di dover anticipare i tempi. La squadra è ancora impegnata nella corsa salvezza, obiettivo fondamentale da raggiungere per la programmazione del futuro societario e tecnico. Una volta ottenuta, non è da escludere l’ennesima rivoluzione.

M.F.