Reggina in silenzio, ma adesso i tifosi chiedono chiarezza

Non passa giorno in cui per strada, attraverso le

Non passa giorno in cui per strada, attraverso le trasmissioni televisive e radiofoniche, sui social, i tifosi non chiedano informazioni sullo stato economico attuale della Reggina.

Da qualche giorno è calato il silenzio, mai detto in maniera ufficiale ma dalla dirigenza si sarebbe deciso fino al prossimo 16 ottobre, di non rilasciare dichiarazione alcuna. La data non è casuale, rientra nel contesto di una serie di scadenze che oggi trasmette grandi preoccupazioni e forse paura.

E’ bene fare il riepilogo di una situazione comunque conosciuta per rendersi conto del momento e delle pericolosità sulle possibili conseguenze. La prima questione non risolta è stata quella del centro sportivo S. Agata, storicamente casa della Reggina ed oggi in gestione a privati. Un accordo non trovato tra le parti continua a rendere assai complicato il lavoro settimanale della squadra così come di recente ha sottolineato il DS Taibi.

Poi la vicenda Granillo. Quella firma del primo cittadino Giuseppe Falcomatà a poche ore dalla gara con il Bisceglie e poi la tegola arrivata dalla commissione di vigilanza per la sfida successiva con il Monopoli (match giocato e perso a Vibo).

Negli stessi giorni in cui si è appreso della mancata presentazione della nuova fideiussione che, in attesa dell’esito del ricorso, in questo momento comporterebbe una penalizzazione di otto punti ed una multa di 350mila euro. Tanto, anzi tantissimo.

E tra pochi giorni le tanto discusse scadenze, quelle del 16 ottobre, termine ultimo entro il quale bisognerà documentare alla FIGC/COVISOC l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera, dovuti sino alla chiusura del primo bimestre (1 luglio/31 agosto 2018). La cifra? 220mila euro circa.

Un contenitore di problematiche abbastanza ricco che, oltre a creare preoccupazioni e ansie alla società, di riflesso ne trasmette tante anche ai tifosi, i quali, da qualche giorno, chiedono vengano rilasciate dichiarazioni ufficiali da parte del presidente o di qualche dirigente preposto, al fine di fare chiarezza su cosa stia realmente accadendo e soprattutto su quello che accadrà.

Si vuole capire meglio quale sarà il futuro di questa società e quindi della squadra, se dal punto di vista economico la situazione è peggiore o migliore rispetto agli ultimi anni, se gli obiettivi dichiarati ad inizio stagione possano essere portati avanti o son venuti meno dopo solo qualche settimana dall’inizio del nuovo campionato.

Insomma, la gente vuol sapere, ma difficilmente la società parlerà prima di quella data. Ed allora assai probabile che qualcosa la si potrà sapere solo dopo il 16 ottobre.