Reggina, la rivincita di Petermann, sostenuta dalle scelte di Cevoli

Si era detto che quella di Trapani non poteva esse

Si era detto che quella di Trapani non poteva essere la Reggina vera, troppo brutta. Si era anche detto che quel giocatore fortemente voluto da Taibi e Cevoli, il centrocampista Petermann, avrebbe dovuto garantire, per qualità e caratteristiche, un rendimento decisamente diverso rispetto a quello in terra siciliana.

Quante domande ci siamo posti sulle reali potenzialità del calciatore? Tantissime. Nessun dubbio sulle capacità tecniche, molte su altre caratteristiche come quella lentezza nei movimenti che ha portato ad una serie di errori molto gravi in Coppa ed in campionato.

Il non aver svolto la preparazione estiva, su un giocatore di quella struttura, può incidere, fermo restando che non sarà mai un elemento di velocità ma di passo, ma se quel passo funziona, allora possono venire fuori prestazioni come quella con il Bisceglie.

Siamo ben consapevoli della forza di un avversario che non era il Trapani, ma non era così scontata né la vittoria, tantomeno la capacità di questo ragazzo di rialzare la testa subito, dopo le pesanti critiche piovutegli addosso, e noi eravamo tra coloro che ne hanno evidenziato la brutta prestazione, in occasione della disfatta in terra siciliana.

Crediamo che insieme alla crescita, anche le scelte di Cevoli abbiamo inciso sul suo rendimento, nel momento in cui il tecnico ha avuto la possibilità di inserire sin dal primo minuto Ciccio Salandria. In mezzo al campo c’è stato più dinamismo, battaglia e tanta corsa. La linea mediana è quella che offre numerose soluzioni, scegliere il mix giusto diventa decisivo. C’è da aggiungere il gran lavoro di sacrificio dei due esterni alti Tulissi e Sandomenico, hanno dato veramente tutto.