Reggina-Cavese, le pagelle amaranto: male Kirwan e Solini, Confente...

di Matteo Occhiuto - Cavese corsara. Dopo due bel

di Matteo Occhiuto – Cavese corsara. Dopo due belle vittorie consecutive, la Reggina di Roberto Cevoli cade al Granillo, punita dalla doppietta dell’ex di giornata, Jacopo Sciamanna. Una prestazione non totalmente negativa quella degli amaranto, malgrado un risultato che, oggettivamente, non rispecchia i valori realmente visti sul prato dell’impianto di Viale Galilei.

Confente voto 6.5 – In ascesa. L’inizio terribile di campionato sembra un ricordo, sostituito da un presente in cui l’ex Chievo non accenna alcuna sbavatura. Incolpevole in occasione dei goal di Sciamanna, cosi come in quello del tris campano.

Kirwan voto 5 – Da settimane il ragazzo manifesta la necessità di almeno un turno di riposo. Poco lucido per tutta la gara, che chiude con lo svarione che genera il fortuito gol di Sciamanna. Esce per infortunio, ma non sembra esserci fallo ai suoi danni nell’azione dello 0-1. (dal 55º Tulissi voto 5.5 – Ancora non al top della condizione, è la mossa di Cevoli in risposta alla doppietta di Sciamanna: prova a dare la scossa ai suoi, ci riesce solo a tratti).

Conson voto 5 – Incolpevole sia nel flipper che genera lo 0-1, sia nell’occasione del raddoppio di Sciamanna che punta e salta il compagno di reparto. Il disastro lo commette al 93º, avviando lo 0-3 che chiude la pratica.

Solini voto 4.5 – Dopo un primo tempo di pregevole fattura, si rende protagonista in negativo della dormita, su cui comunque ha più colpe Kirwan, che permette a Sciamanna di infilare Confente. Regala il bis pochi minuti dopo, quando l’ex compagno lo manda al bar in maniera quasi banale, gonfiando poi la rete per la seconda volta.

Seminara voto 6 – Il ragazzino, anche oggi, è uno dei migliori della Reggina. Nel primo tempo non sbaglia praticamente nulla, affacciandosi spesso anche nella metà campo avversaria. Nei secondi 45 minuti spinge meno, ma prestazione che resta sufficiente. (dall’87º Ciavattini senza voto)

Zibert voto 6 – Ancora una volta vince il ballottaggio con Petermann. Buon approccio al match per lo sloveno, il migliore del reparto amaranto. Cala, però, nella ripresa, anche per stanchezza. (dal 60º Petermann voto 5 – Altra prestazione insufficiente dell’ex Sicula Leonzio che subentra con pochissima voglia, guadagnandosi – forse il definitivamente – il biglietto d’addio a gennaio)

Marino voto 6 – Impegno e grinta non mancano al classe ’98 alla terza gara da titolare in 10 giorni. Meglio nel secondo tempo che nel primo, sfiora anche il gol che avrebbe riaperto la contesa a dieci minuti dal triplice fischio.

Salandria voto 5.5 – La sua abnegazione, che porta Cevoli a chiedergli di fare anche il terzino, è encomiabile. Manca, però, di quella lucidità necessaria negli ultimi 20-25 metri.

Ungaro voto 5.5 – Il match-winner della sfida con il Rieti stavolta delude. Si costruisce una buona chance nel primo tempo, illudendo buona parte del Granillo, poi svanisce dal campo. (dal 60º Emmausso voto 5 – Quando si intestardisce nell’azione personale spesso regala palla agli avversari. Stesso esito, però, nel momento in cui decide di giocare con i compagni. Ingresso negativo)

Sandomenico voto 5.5 Un passo indietro anche per l’ex Juve Stabia. Sia chiaro: è sempre lui a prendere iniziative degne di nota, ma stasera non azzecca mai la scelta giusta in zona pericolo, andando solo a centimetri dal gol nel primo tempo. Nota a margine: si prende un’ammonizione assolutamente evitabile.

Tassi voto 5.5 – Abbastanza impalpabile la prestazione dell’attaccante di proprietà dell’Ascoli. Prova a sgomitare con i difensori avversari, ma spesso finisce con il nascondersi fra le loro maglie. Oggettivamente, comunque, poco servito dai compagni. (dal 46º Viola voto 5.5 – Anche lui viene costretto dai compagni ad andarsi a cercare il pallone: pochi quelli a disposizione)

Cevoli voto 5.5 – Le risorse a sua disposizione sono limitate, anche in virtù dei 2 soli giorni a disposizione per preparare la partita. La sua Reggina comunque non demerita, venendo punita più dagli episodi che da una Cavese organizzata in maniera non imprescindibile.