Reggina-Casertana, le pagelle amaranto: Giuffrida e Mezavilla, giganti del centrocampo

Successo di platino. La Reggina di Agenore Maurizi

Successo di platino. La Reggina di Agenore Maurizi torna a vincere, dopo due mesi d’astinenza, portando a casa i tre punti al termine di 96 minuti di lotta calcistica contro una Casertana ben messa in campo ma, probabilmente, un pò a corto di fiato. Benissimo Mezavilla e Giuffrida, da rivedere Hadziosmanovic.

Le pagelle del match, griffate CityNow.it:

Cucchietti voto 6 – Forse, potrebbe anche uscire sul cross di Carriero, ma l’errore non appartiene certo a lui. Per il resto della gara, poi, la Casertana non riesce mai a metterlo realmente in difficoltà, con conclusioni poco angolate o fuori bersaglio.

Pasqualoni voto 5.5 – Gara sufficiente a livello difensivo, nella quale contiene discretamente bene le iniziative ospiti. L’errore sotto porta, al minuto 88, però regala alla Reggina un finale troppo sofferto, che si sarebbe decisamente potuto evitare.

Ferrani voto 5.5 – La rete di De Vena, dopo un primo tempo d’ordinaria amministrazione, non può che essergli imputata. L’ex Melfi viene lasciato davvero troppo libero, nel cuore dell’area. Per sua fortuna, Bianchimano rende meno grave, ai fini del risultato, la sua disattenzione.

Laezza voto 6.5 – Trova il suo secondo goal consecutivo, stavolta rendendosi assoluto protagonista di un bellissimo terzo tempo. Del pacchetto arretrato è quello che convince di più. Peccato solo per l’ammonizione che

Hadziosmanovic voto 5 – Altra prova negativa per il laterale montenegrino. Lascia sempre troppa libertà all’esterno di turno, prima Finizio e poi D’Anna. Nullo nella metà campo avversario: forse necessiterebbe di un pò di riposo? (dal 70′ Gatti voto 6 – Entra e dà una mano nella difesa del prezioso vantaggio amaranto)

Provenzano voto 6 – Dopo un inizio decisamente opaco, costruisce di fatto l’azione che porta alla zuccata vincente di Laezza. È certamente il meno dinamico fra i centrocampisti a disposizione di Maurizi ma anche, probabilmente, il più tecnico.

Mezavilla voto 7 – Ingaggia una lotta senza fine con chiunque gli capiti a tiro. Mette in mostra anche una certa lucidità, servendo, due deliziosi palloni a Bianchimano, che la punta però spreca. Potrebbe rivelarsi parecchio utile in questo tribolato finale di campionato: giocatore ritrovato. (dal 70′ Marino voto 6 – Sorprendentemente escluso dai titolari, entra in panchina in un momento delicato, dando freschezza al reparto)

Giuffrida voto 7 – Fra i ventidue giocatori in campo questa sera, probabilmente, è uno dei meno dotati tecnicamente. Sopperisce, egregiamente, con grinta e cattiveria agonistica, cercando di rendersi utile il più possibile, agendo bene da schermo davanti alla difesa. Si guadagna encomiabilmente il piazzato che Bianchimano tramuta il goal: ciliegina sulla torta di un esordio ben al di sopra delle aspettative.

Armeno voto 6 – Indirizza diversi palloni interessanti verso l’aerea rosso-blù, che però nessuno degli attaccanti riesce mai a giocare. Dietro, però, è spesso in difficoltà nel mismatch con Finizio, senza dimenticare che il cross di Carriero, in occasione del goal di De Vena, parte dalla sua fascia di competenza. La media, comunque, fra fase offensiva e difensiva, lo vede sufficiente.

Bianchimano voto 6.5 – Non è il migliore in campo, non gioca neanche troppo bene, sprecando due chances importantissime. Ma, alla fine, la decide lui, come sempre, con un goal pesante, che ridà ossigeno alla sua squadra.

Sparacello voto 5 – Completamente fuori fase. Gioca probabilmente la sua peggior partita a Reggio Calabria, nella quale non riesce nemmeno nel lavorare per la squadra. Stimato dal mister, delude pesantemente anche questa sera, venendo giustamente sostituito. (dal 58′ Tulissi voto 6.5 – Entra benissimo in partita, calandosi nel contesto della gara maschia vista sul prato del Granillo. Guizzante nel teso finale, regala un pallone d’oro a Pasqualoni che incredibilmente cestina il 3-1. È lui che deve giocare)

Maurizi voto 6.5 – Torna ad assaporare il gusto dei tre punti, scegliendo di affidarsi alla “gente vera”. Mezavilla e Giuffrida lo ricambiano con tanto agonismo, Bianchimano gli toglie le castagne dal fuoco. Bene, finalmente, anche nei cambi, quando capisce la difficoltà di Hadziosmanovic. L’obiettivo, comunque, è ancora distante.