Reggina, è caos. Ritiro si-no-forse, squadra in ammutinamento

Bomba di Natale. Giochi pirotecnici in casa della

Bomba di Natale. Giochi pirotecnici in casa della Reggina, i botti esplodono ma non per accogliere le festività natalizie. Il tonfo interno con il Rende, l’ennesimo in un mese e mezzo da incubo, ha dato via ad una serata caldissima nemmeno fosse agosto.

“La Reggina 1914 comunica che dopo i risultati negativi delle ultime partite, tutti i tesserati a partire dalle ore 21 di questa sera, saranno in ritiro al Centro Sportivo “Sant’Agata” a tempo indeterminato ad esclusione di Garufi reduce dall’operazione al crociato”. Con questo comunicato, seguente all’annuncio di Basile in conferenza stampa, il club ieri annunciava il ritiro.

Tutto bene? Macchè. La squadra, con un un vero e proprio atto di ammutinamento, in un primo momento ha rifiutato il ritiro, accettandone in serata una versione particolarmente ‘light’. Notte al S.Agata, leggero allenamento stamattina e poi tutti liberi. Nei fatti, il ritiro a tempo indeterminato annunciato dalla società è rimasto solo nelle intenzioni, smontato dal gruppo di giocatori.

Raramente, per non dire mai, nel calcio professionistico si è assistito ad eventi simili. Sembra però essere, in casa amaranto, la naturale conseguenza di quanto accaduto in campo da Lecce-Reggina in avanti. La squadra è implosa, sparita, evidenziando come gli aspetti tecnico-tattici c’entrino pochissimo (anzi nulla) con il crollo fragoroso delle ultime settimane.

Una falla (tra le componenti società-tecnico-squadra) esattamente come capitato con il Titanic, è andata allargandosi fino a diventare una voragine. E’ una polveriera da ‘si salvi chi può’, un ‘caos calmo’ che avvolge la Reggina e inghiotte timori e inquietudini.  Unica nota positiva, la lunga sosta successiva alla gara con il Catanzaro, a questo punto un semplice fastidio prima della resa dei conti. E delle risposte obbligatorie a quanto sta accadendo.