Derby amaro, il Cosenza vince al Granillo. Reggina senza idee

di Pasquale Romano - Due passi indietro. La Reggin

di Pasquale Romano – Due passi indietro. La Reggina cede al Cosenza nel derby di Calabria, decide la rete firmata Mendicino in avvio di ripresa. Seconda sconfitta in campionato per gli amaranto, dopo il ko di Rende all’esordio.
Maurizi mescola un pò le carte rispetto alle previsioni. Il solito 4-3-1-2 sin qui utilizzato diventa un ibrido, con Porcino che affianca De Francesco dietro l’unica punta Sciamanna. Difesa confermata in blocco, a centrocampo sono Fortunato e Garufi gli interni ai lati di Mezavila. Cosenza con il 3-5-2, attacco di qualità ed esperto affidato alla coppia Mendicino-Baclet.
INIZIO ROSSOBLU’ – Avvio favorevole ai lupi, attivi in particolar modo con Mendicino. Il primo brivido per la Reggina arriva all’ottavo minuto, il destro dalla distanza di Corsi termina di poco a lato. Cosenza più vivace e brillante in particolare sul binario destro, Reggina forse incapace di metabolizzare sin dai primi minuti il nuovo assetto. Gli amaranto, che in fase difensiva ripiegano sul 4-5-1, non concedono la superiorità numerica nel settore nevralgico al contempo non riescono a innescare Sciamanna.
La prima chance amaranto capita sui piedi di Porcino, pescato da un lancio perfetto di Mezavila. Il centrocampista mancino vince un rimpallo ma svirgola la conclusione, respinta da Perina. Decisamente più equilibrata la seconda parte di frazione, la Reggina abbassa i ritmi e aumenta il possesso palla, guadagnando metri ma non la giusta incisività.
Il primo tempo si chiude con la punizione dalla distanza di Fortunato, di poco alta. De Francesco e Porcino, i più attesi e temuti dai lupi, imbrigliati e ingabbiati dalle strategie rossoblù, la manovra della Reggina nella prima frazione ne ha risentito.
BLACK-OUT – Inizia la ripresa, la Reggina rimane negli spogliatoi. Mette il turbo la formazione di Braglia, che con Mendicino e Baclet si rende doppiamente pericolosa nel giro di una manciata di secondi. Il gol del Cosenza, che sembra nell’aria, arriva con puntualità svizzera al minuto 55. Calamai serve Baclet, il velo favorisce Mendicino, che spalle alla porta trova una giocata d’alta scuola, palla alzata e calciata al volo alle spalle di Cucchietti.
Maurizi, subìto lo svantaggio, riordina le idee iniziali con un doppio cambio. Dentro Sparacello e Bezziccheri, fuori Solerio e Fortunato. Reggina che torna al consueto 4-3-1-2, in versione particolarmente offensiva. Porcino infatti arretra sulla linea dei difensori, Bezziccheri gli si posiziona davanti nell’insolito ruolo di mezz’ala sinistra, De Francesco alle spalle della coppia Sciamanna-Sparacello. Una manciata di secondi ed è il turno di Marino, entrato al posto di Garufi.

AMARANTO AL CLOROFORMIO – La tripla sostituzione non sortisce gli effetti sperati, è una Reggina spenta e senza idee quella che (priva della dovuta convinzione) spera di trovare il pareggio collezionando invece una serie di calci piazzati. Con il passare dei minuti, il Cosenza arretra sempre più il baricentro alzando un muro davanti a Perina.

BOTTA E RISPOSTA – Si accende il derby negli ultimi dieci minuti. Sparacello sbroglia un’azione confusa in area, sparando verso Perina, ottima la risposta del portiere rossoblù. Reggina per la prima volta vicino al pareggio, rapido cambio di fronte e Baclet si invola in contropiede, la potente conclusione dell’attaccante francese viene respinta da Cucchietti. E’ a tutti gli effetti una ‘Reggina2’ quella degli ultimi minuti, Maurizi si gioca tutte e 5 le sostituzioni inserendo Silenzi e Pasqualoni al posto di Sciamanna e Di Filippo.

I cinque minuti di recupero iniziano con il Cosenza che va vicino al raddoppio con Tutino, salva Cucchietti. De Francesco prova il destro dalla distanza, alto, è lo specchio di una Reggina incapace di rendersi pericolosa.  Il derby si chiude con il folle slalom di Tutino che si intestardisce in un’azione solitaria invece di servire un compagno, solo davanti a Cucchietti.

Prima vittoria in campionato per il Cosenza, funziona la cura Braglia, alla seconda panchina in rossoblù dopo l’esonero di Fontana. Reggina che rimane a quota 9 e staziona a metà classifica, amaranto adesso attesi dalla difficile trasferta sul campo del Trapani. Deciso passo indietro sul piano della prestazione di squadra, le conferme (e uniche note positive di serata) sono per la solidità in fase difensiva. Fatta eccezione per la magia estemporanea di De Francesco sul campo del Francavilla, la formazione di Maurizi nelle ultime due gare ha costruito troppo poco, palesando evidenti difficoltà a incidere nella metà campo avversaria.