Reggina, il Foggia è troppo forte. Amaranto ko, per la salvezza tutto da rifare

di Pasquale Romano - Tutto come previsto. La Reggi

di Pasquale Romano – Tutto come previsto. La Reggina cade sul campo del Foggia primo in classifica, amaranto piegati dalla rete di Loiacono ad inizio ripresa.

Zeman ‘non sceglie’ sostituti per rimpiazzare capitan Coralli. Ad affiancare Bianchimano infatti c’è Bangu, amaranto in campo con un abbottonato 5-3-1-1. Cane cambia corsia e prende il posto di Porcino sulla sinistra, con l’inserimento di Maesano a destra. De Francesco completa l’elenco di assenti eccellenti, forfait del centrocampista classe ’94 con Romanò scelto per completare la mediana. Foggia che va all’assalto della serie B con il solito 4-3-3, panchina per gli ex amaranto Sarno e Maza.

Uno Zaccheria da serie A fa da cornice alle speranze dei padroni di casa, che con un orecchio a Matera-Lecce sperano al fischio finale di poter festeggiare il tanto atteso e sospirato ritorno in serie B. Il primo squillo dei pugliesi è opera di Mazzeo, che al 16′ si gira in mischia e conclude, trovando un attento Sala.

Si arriva velocemente alla mezz’ora, discretamente giocata da una Reggina ordinata e priva di timori reverenziali. Il registro si modifica sensibilmente negli ultimi 15 minuti della prima frazione: il Foggia mette le tende nella trequarti avversaria costringendo la Reggina ad una difesa ad oltranza.

Di Piazza al 30′ ci prova con un colpo di testa che termina a lato, Gianola nei minuti successivi è tempestivo con un paio di chiusure provvidenziali. Al minuto 43 ci prova Coletti in mischia, De Vito allontana, mentre l’ultimo brivido del primo tempo è figlio del sinistro di Rubin, di poco alto sopra l’incrocio dei pali. Si va negli spogliatoi con la sensazione di una morsa rossonera crescente, che rischia di soffocare la Reggina.

Dai timori immaginari a quelli concreti.
La ripresa inizia con una pressione della formazione di Stroppa ancora maggiore, l’ingresso dell’ex Sarno fa da preludio al gol del Foggia. Cross dalla destra di Mazzeo, incornata di Loiacono che supera Sala, lo Zaccheria esplode. Subito lo svantaggio, Zeman decide di inserire De Francesco, richiamando uno spento Romanò.

Reggina incapace di costruire occasioni da rete,
le timide iniziative degli amaranto rimbalzano puntualmente contro la difesa avversaria. Il Foggia invece non si accontenta, e spinge alla ricerca del raddoppio, sfiorato prima da Sarno con una incursione e poi da Martinelli con un colpo di testa che termina sopra la traversa. Nel finale Zeman concede l’esordio a Lo, richiamando in panchina Maesano. Maza, altro ex della gara, entrato da pochi minuti dopo una percussione calcia alto da buona posizione.

Ultimi minuti al cloroformio, il Foggia amministra il gol di vantaggio e sbuffa per il pareggio del Lecce a Matera, che impedisce di festeggiare la promozione in serie B. La Reggina, dopo tre vittorie consecutive, non sfugge al pronostico e cade in casa della capolista. Se la sconfitta in Puglia è stata onorevole ed era preventivabile, di sicuro non è stata indolore. In coda infatti si marcia spediti, e fanno male in particolare le vittorie di Akragas e Monopoli. Per la salvezza è tutto da rifare, bisognerà soffrire sino all’ultima giornata.