Reggina, finalmente! A Taranto prima vittoria esterna, salvezza più vicina

di Pasquale Romano - In buona compagnia. La Reggin

di Pasquale Romano – In buona compagnia. La Reggina, non è mai troppo tardi, sul campo del Taranto ottiene la prima vittoria esterna e va ad allinearsi alle altre 101 squadre professionistiche dei campionati italiani. Gli amaranto bissano il successo sul Melfi, ancora una volta con la decisiva firma del cobra Coralli.

Zeman si allinea alle previsioni della vigilia.
Conferma del 3-5-2, tra gli acciaccati recupera Porcino, mentre Bangu va in panchina con Knudsen a completare la linea mediana con Botta e De Francesco. In difesa torna il trio composto da Gianola, De Vito e Kosnic, davanti tocca ancora a Coralli e Bianchimano.

Primi dieci minuti di studio, il primo squillo è del Taranto. Bolide dalla distanza di Magnaghi, Sala si supera e alza la conclusione sopra la traversa. Al minuto 17 l’ex amaranto Viola si accentra dalla corsia destra e conclude si sinistro, la mira non è delle migliori. Qualche disimpegno errato di troppo in casa amaranto, nei primi 20 minuti mancano precisione e idee chiare.

Nella seconda metà di frazione la musica cambia sensibilmente, la Reggina sale in cattedra e prende in mano il gioco. De Francesco, con un destro potente, non trova la porta per una questione di centimetri. Al 24′ amaranto ancora pericolosi con Bianchimano, l’ex Milan non sfrutta nel migliore dei modi l’uscita difettosa di Contini, e di testa (disturbato da un avversario) non trova la deviazione vincente. Al 32′ contropiede guidato da Porcino sulla corsia mancina, il cross sulla testa di Coralli è l’ennesima conferma dell’intesa perfetta tra i due, il capitano amaranto però non trova la porta.

Aumentano i giri nel motore amaranto, specie in mediana, grazie all’incisività di Knudsen e De Francesco. Al 37′ arriva la chance dal dischetto. Sugli sviluppi di un’azione che aveva visto Contini rispondere ad una conclusione di Coralli, arriva l’evidente fallo di mano di Maiorano punito dal direttore di gara con il calcio rigore. Va De Francesco dagli undici metri, la conclusione sporca colpisce il palo. Taranto graziato, Reggina che si mangia le mani per l’occasione gettata al vento. E’ l’ultima emozione di un primo tempo che gli amaranto chiudono, comprensibilmente, tra grandi rimpianti.

Inizia la ripresa, il rammarico per il gol del vantaggio mancato anima la Reggina, che inizia con il piglio giusto e si riprende quanto lasciato da De Francesco sul palo. Lancio di Botta per Porcino, l’esterno mancino converge e serve Coralli sul secondo palo, il capitano amaranto non sbaglia e firma la dodicesima rete in campionato. Il Taranto non ci sta e risponde con Viola: conclusione di controbalzo centrale che termina tra le braccia di Sala, qualche minuto più tardi punizione dell’ex amaranto a lato.

La pressione dei padroni di casa non si fa mai intensa
, la Reggina atleticamente tiene bene il campo e non corre grossi rischi. Zeman richiama Knudsen, non al meglio, e inserisce Bangu. Il Taranto ci prova soprattutto con traversoni dalle corsie, sempre preda dei difensori amaranto. Un Coralli ancora decisivo, stremato, nelle ultime curve lascia il posto a Leonetti. Bangu, ben servito da Bianchimano, manca il colpo del ko con una conclusione da posizione defilata respinta da Contini.

Nell’ultimo giro di lancette le emozioni si addensano, la paura allunga il tempo a dismisura. Prima Sala si supera su una rovesciata, poi Maesano (appena entrato) con un intervento goffo rischia il calcio di rigore. Finisce 0a1, la Reggina può esultare per la vittoria, prima stagionale lontano da casa. Sei punti in tre giorni, le nuvole sembrano allontanarsi. Gli amaranto, nel momento decisivo della stagione, hanno mostrato gli artigli. Adesso bisogna chiudere il trittico ravvicinato nel migliore dei modi, con il Catanzaro domenica sarà altro spareggio play-out. Serve un Granillo infuocato, il tris di vittorie significherebbe ‘settimana perfetta’ e timbro quasi definitivo sulla salvezza diretta.