Reggina, terza rimonta consecutiva. Fa tutto il Foggia, il muro amaranto resiste

di Pasquale Romano - X Factor. La Reggina contro i

di Pasquale Romano – X Factor. La Reggina contro il Foggia conquista il terzo pareggio di fila, anche stavolta in rimonta. Pugliesi che dominano la prima mezz’ora ma si ‘accontentano’ dell’1ao, l’autorete di Angelo è un regalo prezioso che vale un punto importante contro un avversario di caratura superiore, in lotta per il primo posto.

Zeman come di consueto punta sul 4-3-3, che in realtà sin dai primi istanti si tramuterà in un 4-5-1. Romanò prende il posto dell’indisponibile Botta davanti alla difesa, De Francesco (non al meglio) va in panchina con Bangu e Knudsen interni di centrocampo. Foggia di Stroppa con gli ex amaranto Sarno e Maza ad affiancare Chiricò nel tridente. Lo spartito è ben leggibile sin dal fischio d’inizio: Reggina accucciata dietro con dieci uomini, Foggia che lascia solo i centrali difensivi a far compagnia a Guarna e in costante proiezione offensiva.

Chiricò ci prova con una girata da punizione al 10′, pochi minuti e gli ospiti trovano il vantaggio con Sicurella. Il centrocampista rossonero, dalla destra, si accentra e complice una difesa amaranto lenta nell’accorciare ha spazio e tempo per superare Sala con un sinistro angolato. Subito il gol, la Reggina si spaventa ulteriormente. Foggia padrone del campo nella fase centrale del primo tempo, è la mancanza di cattiveria e incisività l’unico difetto che appare evidentemente superiore rispetto alla Reggina. Gli amaranto faticano, il Foggia domina ma manca del killer instinct, lacuna che pagherà a caro prezzo.

Dopo un tentativo di Knudsen (conclusione alta), Coralli poco dopo la mezz’ora è costretto ad alzare bandiera complice un problema fisico. Bianchimano prende il posto dell’ex attaccante dell’Empoli, Reggina priva degli uomini di maggiore esperienza al cospetto di un avversario ben più navigato. Quando le due squadre si avviavano a rientrare negli spogliatoi, arriva il regalo che non ti aspetti. Porcino duetta con Bangu e mette pressione ad Angelo, il terzino brasiliano nel tentativo di servire il proprio portiere realizza un clamoroso autogol. Cadeau fondamentale per una Reggina che non sembrava capace di giungere al pareggio, amaranto che quindi nella ripresa hanno la possibilità di ripetere il copione dei primi minuti.

Anche nel secondo tempo la formazione di Zeman attende gli affondi dei pugliesi, la Reggina appare più compatta ed equilibrata rispetto alla prima mezz’ora da dimenticare. Sala anticipa Sarno in uscita al quarto d’ora, tre minuti più tardi Angelo su invito dalla sinistra stoppa e calcia al volo, conclusione sopra la traversa. Al minuto 66 Foggia a pochi centimetri dal nuovo vantaggio: fa tutto Chiricò, grande giocata personale dell’ex Lecce che si accentra e di sinistro centra la traversa, sospiro di sollievo per gli amaranto. Bianchimano rimane isolato in attacco, Zeman rinforza la mediana inserendo prima De Francesco e poi Mazzone al posto di un Tripicchio rimasto ai margini della gara. La fase finale della gara vede una Reggina rischiare poco, Foggia che con il passare dei minuti ha allentato la pressione e trovato notevoli difficoltà a superare il muro eretto dagli amaranto.

Finisce 1a1, per la Reggina un altro pareggio, senza dubbio quello da archiviare con maggiore soddisfazione considerata la forza dell’avversario affrontato. Il bicchiere mezzo vuoto è per una fase offensiva inesistente, prima Coralli e poi Bianchimano sono rimasti completamente isolati. Di Porcino gli unici guizzi degni di nota, per Tripicchio un passo indietro dopo le prime prestazioni positive. Reggina che sale a quota 14 e occupa il terzultimo posto: amaranto subito di nuovo in campo, impegnati martedi nel turno infrasettimanale sul campo del Virtus Francavilla. Serve un acuto esterno per ritrovare il sorriso ed allontanare la paura.