Quello che il "Dimensionamento Scolastico" non dice sul Piria di Reggio Calabria

Riceviamo e pubblichiamo - In riferimento al dimen

Riceviamo e pubblichiamo – In riferimento al dimensionamento scolastico, deliberato dalla Città Metropolitana in data 4 dicembre 2017, che capovolge quanto presentato in sede di Conferenza dei Servizi del 29 novembre 2017 sulla proposta deliberativa del Consiglio Metropolitano n.92 del 23/11/2017 relativa al «Piano di razionalizzazione della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa», il collegio docenti e il personale ATA dell’ITE “Raffaele Piria” di Reggio Calabria a più voci hanno tentato di avere un appuntamento con il Sindaco Metropolitano, per confrontarsi e dialogare nell’intento di trovare delle soluzioni idonee e propositive per il territorio e la comunità educante. Ad oggi solo il SILENZIO ed una chiusura totale con la scuola, che fino adesso non ha attuato nessuna forma di contestazione nella speranza di essere ascoltata.

Una scuola storicamente conosciuta, radicata e apprezzata sul territorio locale che ha avuto ampio riconoscimento a livello nazionale grazie alle molteplici  attività di Alternanza Scuola e per un tangibile e riconosciuto impegno volto a favorire  l’inclusione e la salvaguardia dei valori umani, merita maggiore attenzione e rispetto.

Non si comprendono le logiche che hanno portato ad un dimensionamento che penalizza l’attività didattica dell’istituto, il servizio al territorio,  crea evidenti danni al bacino d’utenza e sconvolge profondamente l’apparato amministrativo minando, conseguentemente, l’equilibrio della struttura scolastica e la sua efficienza.  Su queste ed altre tematiche il collegio dei docenti e il personale ATA avrebbero voluto confrontarsi con l’Amministrazione della Città Metropolitana.

Un’amministrazione che imposta la sua attività su criteri di legalità, trasparenza e sviluppo del territorio, come fa a rimanere silente, immobile, anzi indifferente alle richieste di una comunità? A tutt’oggi l’amministrazione della Città Metropolitana, nell’espressione del suo rappresentante legale, non ha chiarito minimamente le dinamiche, le scelte che hanno portato a questo dimensionamento, che a parere degli scriventi è privo di qualsiasi logica volta ad assicurare servizi adeguati al territorio e ai cittadini, negandosi a qualsiasi confronto. Il collegio dei docenti ed il personale ATA dell’Istituto chiedono, quindi, che vengano rese pubbliche le motivazioni che hanno portato allo stravolgimento del piano di dimensionamento scolastico, così come presentato nella conferenza dei servizi, rispetto a quanto approvato, con evidenza dei vantaggi per la crescita e l’arricchimento della comunità

Il comitato delegato dal collegio docenti