Qualità della ricerca universitaria in crescita, c'è anche la Calabria

La qualità della ricerca scientifica in Italia è

La qualità della ricerca scientifica in Italia è in miglioramento. E cresce uniformemente: va meglio sia al Nord che al Sud. Lo dice l’Agenzia nazionale di valutazione della ricerca universitaria (Anvur), al servizio del ministero dell’Istruzione: le pubblicazioni delle università italiane migliorano in valore assoluto e nel confronto internazionale, e il Sud insieme agli atenei storicamente più deboli cresce (anche se, senza finanziamenti aggiuntivi, il recupero del Meridione non potrà reggere).

La valutazione della qualità della ricerca (Vqr) 2011-20114, resa pubblica lo scorso dicembre, ora può essere dettagliata all’interno (i migliori dipartimenti d’Italia, per disciplina) e all’esterno (il confronto con la ricerca internazionale, già raccontato con lo studio Unesco Towards 2030, e che qui trova una conferma rispetto al recupero di posizioni del nostro Paese).

Un grosso lavoro, che scaturisce dall’analisi di 96 mila prodotti, frutto del lavoro di 50 mila professori e ricercatori di 96 università e 38 enti, dice che tra gli atenei più grandi Padova ha la migliore ricerca in Fisica, Medicina, Ingegneria industriale, Psicologia e Agraria, è seconda in Matematica-Informatica, Scienze della terra e Biologia e terza in Chimica. Nell’Ingegneria civile le dimensioni della facoltà allocano Padova tra gli “atenei medi” posizionandola al secondo posto. Ecco, Padova copre la prima posizione in cinque aree su sedici e le prime tre in dieci aree su sedici. L’Università di Torino è prima in Biologia e Storia-Filosofia, seconda in Fisica, Chimica e Medicina, terza in Agraria, Legge e Scienze politiche, e seconda (tra le piccole) in Ingegneria industriale. Torino, quindi, ha nove dipartimenti su sedici sempre nei primi tre posti.

E la Calabria? Pesca tre jolly nel quadro delle top 3 stilato dall’Anvur. Due sono appannaggio dell’Università di Catanzaro: una nell’area delle Scienze fisiche (un +22% che la piazza al terzo posto) e una nell’area delle Scienze chimiche (22 prodotti scientifici attesi con un+21%). L’Università della Calabria si colloca al terzo posto tra gli atenei di media grandezza nell’area delle Scienze chimiche, con 109 prodotti attesi (+8%).

fonte: corrieredellacalabria.it