Prosegue la mostra del teatro amatoriale con 'Meglio sepolto che vivo'

Sabato 22 e domenica 23 luglio doppio appuntamento

Sabato 22 e domenica 23 luglio doppio appuntamento con la III edizione della “Mostra Nazionale d’Arte del Teatro amatoriale Italiano”. Sabato 22 a Cavea La Portella a Oriolo e Domenica 23 a Marina di Sibari a Cassano allo Jonio, andrà in scena lo spettacolo realizzato dalla Compagnia teatrale Calandra (proveniente da Tuglie, Lecce), con “Meglio sepolto che vivo”, per la regia di Giuseppe Miggiano, scritto da Joel Egloff.
Note di regia
Da un paesino sperduto del Salento, un tragicomico viaggio immaginario a suon di blues in compagnia di un morto e dei suoi becchini fra strade di campagna che paiono un labirinto. Ancora un’altra esilarante commedia. In un grigio paesello della campagna salentina, di un’estate di non si sa quando, non accade nulla. Proprio nulla. Fra la piazza della Chiesa e quella del Comune c’è un poco di tutto, poche persone, pochi bar, pochi ozi, pochi negozi. Proprio poco. Una noia mortale, anzi neanche quella. Perché a Scogliano, o Scoglianò qual dir si voglia, non si muore neanche più. E l’unica agenzia funebre del paese, la Cazzato & figlio, muore anch’essa d’inedia. Uccio, una vita passata a fare il becchino, e il nuovo assunto Pippi, tornato da poco da Milano, sono gli unici dipendenti. Entrambi non riescono neanche ad ammazzare il tempo, presi dal nulla. Tutto è sospeso ad un filo che non esiste. E allora anche mangiare una gomma da masticare trovata per caso nel carro funebre, o esibire un paio di occhiali arancioni, o pettinare un’anziana ma arzilla signora che nonostante tutto si ostina a non morire, possono diventare l’unico diversivo.
All’improvviso, però, accade che qualcuno muore davvero e tutto inaspettatamente si rianima. Si rispolverano gli abiti e gli arnesi del mestiere, una vecchia bara in saldo, si organizza il corteo funebre ma, soprattutto, ci si prepara al viaggio per trasportare la cara salma al cimitero nel quale avverrà la sepoltura. Uccio e Pippi si mettono alla guida di uno sgangherato carro funebre e partono, diretti alla meta. Ma fatti solo pochi chilometri l’avventura di due sprovveduti becchini e di un
cadavere, sperduti nelle labirintiche strade della campagna salentina, ha inizio. Perché la grottesca natura delle loro vite permane e rallenta tutto, anche la nebbia. Che non fa vedere a Pippi la strada che porta al cimitero, né il corteo di personaggi strambi al seguito di non si sa che cosa. Dove mai andranno a finire di notte, senza mappa, né cartelli stradali, né indicazioni, perduti nel luna park buio fatto di pece?

Intanto la serata rossanese di mercoledì 19 ha riscosso grande successo. La cornice del Chiostro monumentale di San Bernardino si è rivelata perfetta per il teatro. Le due serate nella città di Bisanzio hanno registrato una grande affluenza di pubblico così come sempre capita quando gli eventi della Fita la riguardano. Il sostegno dell’amministrazione comunale inoltre, che ha voluto fortemente l’ingresso gratuito per tutti gli spettacoli che si terranno a Rossano, ha rafforzato la presenza di un pubblico già amante del teatro. Un connubio, quello fra Comune e Fita, che sta dando i suoi frutti e che fa ben sperare per tutte le altre serate teatrali a Rossano.

Ad ideare la manifestazione: la Fita – Comitato provinciale Cosenza (Federazione italiana teatro amatori) con il patrocinio della Provincia di Cosenza; delle amministrazioni comunali di Corigliano Calabro, Oriolo, Rossano e Cassano all’Ionio; Unpli; Rotary Distretto 2100 – Corigliano, Rossano, “Sybaris”. A curare la direzione artistica del festival, il presidente Fita Comitato provinciale Cosenza, Antonio Maria D’Amico.
Il Premio Ausonia ha visto la luce tre anni fa grazie all’intuizione del Presidente della Fita provinciale di Cosenza, Antonio Maria D’Amico. Quest’anno, grazie al successo conquistato nelle precedenti edizioni, diventa “Mostra del Teatro Amatoriale – Premio Ausonia”. Una rassegna che si articolerà in tre sezioni: Premio Ausonia; Premio Miglior regista e Premio per il Teatro Popolare e di tradizione. L’edizione 2017 si svolgerà nei quattro grandi centri che compongono la Piana di Sibari: Corigliano Calabro, Rossano, Oriolo e Cassano all’Ionio e che rappresentano le porte d’accesso del Quadrato Compagna, come ha spiegato il direttore artistico D’Amico.
In scena, 16 compagnie teatrali amatoriali italiane che si contenderanno il primo premio. A valutare le migliori produzioni una giuria di esperti del settore.