Premio 'Uomo e donna dell'anno' - A Palazzo San Giorgio le eccellenze del nostro territorio

di Domenico Suraci - Si è svolta nel prestigioso

di Domenico Suraci – Si è svolta nel prestigioso salone dei lampadari di Palazzo San Giorgio di Reggio Calabria la consegna della dodicesima edizione del Premio “Uomo e donna dell’anno” promosso dall’accademia culturale “Il Fiordo di Reggio”.
L’intensa cerimonia, magistralmente moderata dalla storica voce della fortunata trasmissione radiofonica della RAI “Tutto il calcio minuto per minuto”, il giornalista sportivo Tonino Raffa, ha visto partecipe il padrone di casa, il Sindaco di Reggio Calabria, avv. Giuseppe Falcomatà che ha sottolineato in piena sintonia all’evento come i reggini impegnati in giro per il mondo e quelli di ritorno esprimono grandi capacità, qualunque sia il settore lavorativo d’appartenenza.
Il direttivo (composto dal nuovo presidente avvocato Ezio Pizzi, dal presidente onorario Natale Polimeni, dal vice-presidente Francesco Plastina, dal socio fondatore Aldo Tripodi, da Giuseppina Princi, Ettore Errigo e Franco Calafiore), ha assegnato un premio alla memoria al giornalista di Gazzetta del Sud Tonio Licordari, scomparso prematuramente, presenti la moglie Alba Verduci ed il figlio Natalino, che emozionato ha ricevuto come gli altri premiati, la targa realizzata per l’occasione dall’orafo delle dive Gerardo Sacco.
Durante l’incontro ricco di spunti e di riflessioni, in esclusiva per CityNow, la dottoressa Lucia Votano non ha esitato a spiegare : “l’Italia è presente più che mai all’interno dei grandi centri di ricerca, in tutto il mondo brillano gli scienziati italiani. Ciò che invece latita è la governance italiana che dovrebbe supportare scuola,università e ricerca oggi come non mai. I suoi viaggi in giro per il mondo le portano a definire la società, di oggi, della conoscenza e dell’informazione, anche solo il suo smartphone creato in Asia è ricco di un know-how che fa ricchi i paesi di fabbricazione non solo dal punto di vista economico” La stessa scienziata quindi precisa: “Esorto tutti i governi, presenti e futuri, di qualsiasi colore politico a muoversi per lo sviluppo del triangolo culturale (scuola,università,ricerca) che può essere alla base di sviluppo per evitare il baratro di una nazione che non può e non deve scollarsi dall’Europa”.
Altrettanto significativo l’intervento del professor Franco Romeo, che da tempo è una celebrità di spicco nel campo della cardiologia generale e interventistica. Ha organizzato qualche anno fa ,nella capitale, il congresso mondiale sul cuore, evento al quale ha partecipato anche Papa Francesco. Parlando di futuro con lui non ha dubbi:“Appena ho ricevuto dei fondi non ci ho pensato due volte, li ho utilizzati per far andare in giro per il mondo decine di cardiologi da me istruiti per farli migliorare ed apprendere sempre di più”. “Non voglio peccare di presunzione – esclama colui che è stato l’esecutore del primo impianto di valvola mitralica su valvola nativa per via percutanea e a cuore battente- che i governi prendano esempio da questa prassi”.
Molto toccante ed attuale il messaggio che Natalino Licordari, figlio d’arte, del compianto giornalista Tonio ha ricordato così: “Mio padre era bipartizan, i suoi articoli erano fatti, non opinioni. Lui stesso è stato vicino alle amministrazioni di tutte le epoche, criticandole nel momento in cui sbagliavano ma anche sottolineando positività nei momenti giusti”. Un vero pilastro della Gazzetta del Sud, venuto a mancare e ricordato da tutti con incommensurabile affetto con emozionanti aneddoti che possono essere considerati da insegnamento per l’intera categoria.
Ultimo ma non meno importante riconoscimento a Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, newyorchese di nascita, con la Calabria nel cuore e nel DNA. Ha dedicato particolare attenzione a Cosenza, città natale dello zio Carlo, svolgendo una costante azione di mecenatismo culturale. Ha infatti donato, al capoluogo Bruzio, una corposa collezione di opere d’arte . Pezzi pregiati che fanno parte del Museo all’aperto che si snoda per corso Mazzini, offrendo agli occhi dei visitatori ben 25 sculture di prestigiosi artisti contemporanei.
Una cerimonia ricca di emozioni, di ricordi, di speranza, quella che appartiene ai calabresi e va continuamente stimolata, perché nasca una consapevolezza che i cittadini del nostro territorio riescono ovunque se messi nelle condizioni di operare, quindi uno stimolo affinché anche in Calabria si creino tante opportunità che siano d’esempio per le istituzioni per fare e bene e viceversa, un circolo virtuoso e migliorativo che sia da traino per tutti.
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