Praticò: ‘S. Agata? Costi fuori misura. Non abbiamo soldi da buttare. Su Rolando Bianchi…’

All’interessante ultima puntata de “I fatti de

All’interessante ultima puntata de “I fatti del pallone” condotta dal giornalista Maurizio Insardà, ha partecipato anche il presidente della Reggina Mimmo Praticò. I temi trattati hanno riguardato il mercato, il S. Agata, il settore giovanile: “La Reggina non esternalizza quello che succede al suo interno, supera tanti ostacoli con tanto lavoro, sacrificio e sofferenza, per tale motivo agli altri tutto appare come la normalità.

Sulla Reggina che verrà? Puntiamo a migliorarci. Riguardo Rolando Bianchi dipende da lui, se sente il desiderio di scendere in una categoria difficile come la serie C lo accoglieremo con grande piacere, ne deve essere pienamente convinto perché le motivazioni fanno la differenza. Cucchietti lo vogliamo, lui si è trovato benissimo a Reggio Calabria, si attende che rinnovi con il Torino e poi vedremo.

Prima di scegliere persone legate al passato della Reggina, abbiamo scelto i professionisti. In Taibi si è riscontrata competenza e voglia. Stesso discorso per la scelta di Giusva Branca che in passato non è stato morbido con la nostra società, ma in lui si sono apprezzate le qualità manageriali e il desiderio di darci una mano.

Sul S. Agata ci siamo già espressi. Riteniamo abbia dei costi elevati, anzi secondo il nostro punto di vista, fuori misura. Se guardiamo un attimo indietro rileviamo che il canone prima di noi era molto più basso. Pagare una cifra superiore a 100mila euro l’anno, a parte tutto l’investimento per il bando, credo sia pesante per ogni società. Puntiamo a migliorarci sul piano societario e sportivo, ma non abbiamo soldi da buttare.

Mi auguro ci possa essere la possibilità di allenarci ancora al centro sportivo, stiamo allestendo la nuova squadra, stiamo investendo sul settore giovanile che in base alla logica delle ultime normative diventa importantissimo, anche se sappiamo che per raccogliere i primi frutti devono passare almeno sei o sette anni”.